Gli storici dell'arte italiani si riuniranno all'Aquila, il prossimo 5 maggio, per vedere con la realta', unica al mondo, di un centro monumentale straordinariamente esteso e importante semidistrutto e non restaurato; ci sara' anche il nuovo ministro ai Beni e Attivita' culturali, Massimo Bray, che ha confermato la sua presenza per l'intera durata della manifestazione 'Storici dell'arte e ricostruzione civile', ideata da Tomaso Montanari e sostenuta da Italia Nostra Onlus.
E' la prima volta che tutti gli storici dell'arte si incontrano: senza distinzioni tra insegnanti di scuola, professori universitari, funzionari del Mibac o di altri enti, studenti, dottorandi, laureandi, pensionati.
'Lo faranno all'Aquila - si legge in una nota - perche' se nella distruzione del monumentale centro della citta', devastato dal terremoto del 2009, vediamo l'annullamento della nostra stessa missione culturale civile, sentiamo il dovere di partecipare alla ricostruzione, che sta finalmente e faticosamente ripartendo. Lo stato terribile dell'Aquila, divisa tra monumenti annullati e 'new towns' di cemento, e' una metafora perfetta di un Paese che affianca all'inarrestabile stupro edilizio del territorio la distruzione, l'alienazione, la banalizzazione del patrimonio storico monumentale, condannando cosi' all'abbrutimento morale e civile le prossime generazioni'.
'Gli storici dell'arte vogliono dire con forza - si prosegue nella nota - che e' giunto il momento di ricostruire, e di farlo attraverso la conoscenza: ricostruire, restaurare e restituire alla vita quotidiana dei cittadini il centro dell'Aquila; ricostruire il tessuto civile della nazione; ricostruire il ruolo della storia dell'arte come strumento di formazione alla cittadinanza e non come leva dell'industria alienante dell'intrattenimento culturale'.
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