La Giunta comunale dell'Aquila, su proposta dell'assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano, discutera', nella seduta di martedi' prossimo, 12 marzo, un documento di azioni da mettere in campo per la ricostruzione privata che, dopo il via libera dell'Esecutivo, verra' sottoposto all'attenzione del Consiglio comunale.
'Il documento contiene criteri operativi e metodologie di analisi per la ripartizione delle risorse che sono state gia' individuate nel Piano di Ricostruzione - spiega Di Stefano - Queste ultime verranno spalmate in un arco temporale che va dal 2013 al 2018, anno nel quale, presumibilmente, potranno essere stati raggiunti significativi traguardi. Nell'ottica di restituire al piu' presto vita al centro storico del capoluogo e delle frazioni - aggiunge - ci si e' basati principalmente sulla qualita' dei fenomeni macrosismici e sul relativo livello di danno causato, ma anche sulla densita' dei residenti e, dunque, sul numero delle famiglie che non ancora rientrano nelle proprie abitazioni'. 'Per il centro storico dell'Aquila, ferma restando la volonta' del Consiglio comunale che, gia' dagli anni scorsi, ha voluto porre l'accento sull'importanza dell'asse centrale e sul rifiorire del commercio e della socialita' - sempre Di Stefano - si e' equamente distribuito il gettito dei finanziamenti nei cinque anni preventivati. Con finanziamenti certi e costanti nel tempo, abbiamo stimato la somma media di un miliardo di euro l'anno e il necessario ripristino del contributo agevolato tramite Cassa Depositi e Prestiti'. Per l'Assessore 'era importante cambiare con procedure piu' snelle e cio' e' avvenuto con il Decreto di presidenza del Consiglio dei Ministri durante il Governo Monti'. Quello che si chiede ora e' 'un flusso costante e certo di finanziamenti annui, con cui programmare la ricostruzione per 'L'Aquila Capitale Europea della Cultura 2019''. 'La programmazione - assicura poi Di Stefano - non lascera' nessuno indietro e nessuno si sentira' penalizzato'. Secondo il sindaco, Massimo Cialente, 'il documento vuole essere una sorta di Carta del Diritto delle varie zone del centro storico e delle frazioni'.
'Noi, come sempre fin qui accaduto, abbiamo fatto la nostra parte - conclude il Primo cittadino - Ora tocca al Governo fare la sua con l'accettazione del nostro cronoprogramma'.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: