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Pubblicato il 20/08/2014 16:04

Ricostruzione, via libera ad interventi per 240 milioni

di stefano, ricostruzione, l'aquila

Via libera ad interventi per la ricostruzione di immobili nel centro storico e nella periferia dell'Aquila per complessivi 240 milioni di euro: con la pubblicazione del decimo elenco degli interventi su case danneggiate dal sisma del 6 aprile 2009 il Comune dell'Aquila ha sbloccato un altro importante pezzo della ricostruzione. Ma nell'annunciare l'ufficialita' dell'operazione, molto attesa da cittadini, imprese e tecnici, l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano ha lanciato l'allarme sulla disponibilita' di fondi: con la pubblicazione di un altro elenco di interventi nel prossimo mese di settembre, le casse comunali rimarranno vuote. "Al momento - spiega Di Stefano - abbiamo solo 93,6 milioni di euro, che contiamo di esaurire entro il mese di settembre: da quel momento o arrivano nuove risorse sul corrente anno, oppure ci dovremo fermare fino al prossimo stanziamento del Governo che avverrebbe dopo l'approvazione della legge di stabilita' del prossimo anno. Non voglio pensare a questo scenario infausto perche' sono stato rassicurato dal Sottosegretario Legnini circa un reperimento di ulteriori risorse sul 2014". In relazione al decimo elenco che puo' essere consultato sul sito del comune, Di Stefano ha chiarito che sono state anticipati fondi relativi al 2015 e che nonostante le somme possano transitare sui conti correnti dei condomini dal primo gennaio prossimo, I lavori possono partire. "I 240 milioni del decimo elenco, sebbene disponibili da subito per il loro impegno contabile, per i trasferimenti sui conti correnti del primo 46% si dovra' attendere il primo gennaio 2015. Questo pero' non significa che per l'apertura dei cantieri si dovra' necessariamente attendere quella data, poiche' le risorse sono certe ed assegnate. Si tratta di un elenco corposo ed importante per il quale e' stato fatto un grande lavoro". I fondi sono suddivisi in 109.590.224 per le periferie e 129.472.032 per i centri storici, "questo costituisce un forte impulso alla ricostruzione" - conclude Di Stefano.

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