A 10 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, l'Universita' dell'Aquila ricorda la figura di artista, ospitando mercoledi' 27 novembre la piece ''Gaber se fosse Gaber'', scritta e interpretata dal giornalista Andrea Scanzi e proposta all'Aquila dall'Associazione ''A.R.S. Suonoimmagine''. La formula dell'incontro-spettacolo alterna ricordi personali legati a Giorgio Gaber con immagini e filmati anche inediti, nel tentativo di raccontare in 90 minuti cio' che e' stato Gaber. L'evento, fortemente voluto dalla Fondazione Gaber, focalizza l'attenzione sulla presenza scenica e sulla dimensione pubblica e privata dell'artista, dagli anni '60 in poi. Si riflette in particolare sul Gaber vero, quello del teatro-canzone, che ispirava a inseguire il dubbio e non la certezza, mettendo in discussione tutto, provocando il dibattito. ''Gaber secondo Gaber'' e' uno spettacolo che ha l'andamento di una lezione, capace pero' di emozionare chi Gaber lo ha conosciuto e amato, coinvolgendo in particolare il pubblico giovane, che per questioni anagrafiche (1939-2003) non ha potuto conoscerlo. Volto televisivo noto, soprattutto agli spettatori di La7, Andrea Scanzi (Arezzo, 1974) e' giornalista e scrittore. Laureatosi con una tesi sui cantautori, ha iniziato a collaborare con ''Il Mucchio Selvaggio'', ''Il Manifesto'' e ''L'Espresso'', prima di approdare a ''La Stampa'' e poi al ''Fatto quotidiano'' e a ''Micromega''. Lo spettacolo e' il primo di una serie di appuntamenti culturali che si terranno nell'arco dei prossimi mesi presso il Dipartimento di Scienze Umane dell'Ateneo aquilano. ''Gli appuntamenti culturali, intesi come incontri con personaggi di spicco della cultura o come momenti di spettacolo, sono una tradizione consolidata della nostra Universita' - dice il rettore, Paola Inverardi - L'Ateneo oggi torna ad aprire le sue porte alla cittadinanza, nella sede del Dipartimento di Scienze Umane, Polo umanistico dell'Ateneo, che da sempre accoglie al suo interno le proposte piu' disparate e interessanti, come questa che presenta ora Andrea Scanzi su Giorgio Gaber, al quale potranno avvicinarsi anche i piu' giovani che non hanno avuto la fortuna di apprezzarlo direttamente''. ''Questo primo appuntamento - conclude - sara' per tutti l'occasione per conoscere, o ri-conoscere, l'acutezza, la profondita' e l'eleganza del linguaggio di Gaber, che pur datato dal tempo, risulta sempre incredibilmente attuale''
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