Accelerare il processo di condivisione e sviluppo dei rapporti tra i popoli. Questa, in sintesi, la mission del 'Gmedit', la Consulta dei giovani del Mediterraneo, protagonista di un convegno tenutosi oggi a palazzo Marini e che ha visto tra i relatori il ministro per le Politiche europee Enzo Moavero, il sottosegretario con delega all'Editoria Giovanni Legnini, la deputata di Scelta civica Paola Binetti, e il deputato Pd Khalid Chaouki e Massimo Merlino, tra gli ideatori del Gmedit. L'associazione sara' anche protagonista di una tre giorni di meeting sul tema, che si svolgera' a Chieti dal 20 al 22 novembre, e durante il quale porra' le basi per la realizzazione dell'obiettivo di costituire il primo parlamento dei Giovani del Mediterraneo. "Parliamo di una zona geografica culla dell'Umanesimo- ha detto Binetti in un passaggio del suo intervento al convegno- e bisogna riproporre una nuova tipologia di questo concetto, culturale che e' nelle radici stesse dell'Europa e che va recuperato". In questo, secondo la deputata centrista "si inserisce il vento del cambiamento incarnato dai giovani del Mediterraneo che deve inquadrare il fenomeno della globalizzazione e le sue criticita'". Per Moavero "si tratta di temi fortemente attuali e che si inseriscono nella grande discussione che circonda le istituzione dell'Unione che su immigrazione, solidarieta' e diritto di asilo deve dare risposte chiare e non trascurabili". Risposte che per il ministro per le politiche Europee sono necessarie "proprio per il profondo legame socioculturale che lega storicamente i Paesi da una parte all'altra del Mediterraneo", l'Europa deve essere "promotrice di uno scambio e di un rapporto sempre piu' collaborativo e propositivo" tra le due sponde del mare. Mediterraneo che, nelle parole di Legnini, puo' e deve inserirsi "in quella che e' la strategia e la logica delle macroregioni europee. A questo proposito- conclude il sottosegretario con delega all'Editoria-, stiamo lavorando ad un affiancamento programmatico per la strategia di comunicazione, di quella che sara' la macroregione Adriatico-Ionica. Progetto che vede la cooperazione interregionale e transnazionale di 8 Paesi europei".
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