Cala nel 2014 il valore aggiunto dell'agricoltura: ammonta a 31,5 miliardi di euro (a prezzi correnti), pari al 2,2% del Pil nominale. Rispetto al 2013, si registra una forte flessione, pari al 6,6%, mentre il calo a prezzi costanti e' del 2,2%. Lo rileva l'Istat ricordando, a titolo di confronto, che l'industria in senso stretto rappresenta il 18,5% del valore aggiunto nazionale, le costruzioni il 4,9%, i servizi il restante 74,4%. L'agricoltura, spiega l'Istat, ha registrato difficolta' anche dal lato dei prezzi dei prodotti venduti: il deflatore dell'output ha subito una caduta del 3,6% a cui ha corrisposto una contrazione dei margini. La somma del settore agricolo con quello dell'industria alimentare, il cosiddetto comparto agroalimentare, rappresenta il 4% del valore aggiunto italiano e il 6% della produzione totale
In termini occupazionali, nel 2014, l'agricoltura ha segnato un risultato positivo, con un incremento delle unita' di lavoro dell'1,4%; piu' pronunciato per i dipendenti (+1,9%) rispetto a quanto registrato per gli indipendenti (+1,1%). Risultati positivi anche per l'industria alimentare, dove l'incremento delle unita' di lavoro e' pari allo 0,9%. Il calo piu' marcato della produzione ha interessato le coltivazioni legnose (-8,9%), mentre e' stato contenuto per le coltivazioni floricole (-1,2%). L'unico comparto agricolo che ha segnato un pur modesto incremento della produzione e' quello delle attivita' di supporto (+0,2% a prezzi costanti. L'incidenza di tali attivita' sulla produzione agricola ha raggiunto nel 2014 il 12,9%; la quota sale al 21,5% se si includono le attivita' secondarie, la cui incidenza sulla produzione di branca e' pari all'8,6%. Ancora una volta i fattori climatici hanno inciso negativamente sull'andamento dell'annata agraria, contribuendo alle forti cadute della produzione registrate per le produzioni vitivinicole (-12,5%) e oleicole (-34,4%).
Prosegue la discesa degli investimenti nel settore agricolo iniziata nel 2006. Il calo ha interessato, oltre le macchine agricole e le attrezzature, anche i fabbricati non residenziali e i mezzi di trasporto (-4,4%).
A livello territoriale, la produzione in agricoltura cresce solo nel Nord-est (+2,2%), mentre le diminuzioni piu' marcate si registrano al Sud (-6,5%) e nelle Isole (-3,9%). A livello europeo, i redditi agricoli risultano in calo (-1,2% per l'Ue28), anche per le marcate diminuzioni dei prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori in quasi tutti gli Stati membri. La flessione dei redditi agricoli ha interessato, tra gli altri, Italia (-10%), Spagna (-5,2%), Grecia (-10,1%), Olanda (-4,2%), Polonia (-5%) e Danimarca (-2,1%)
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: