"Sono sempre meno le aziende agricole in Italia, chiudono i battenti perché non ce la fanno più con i costi di gestione, ed i prodotti agricoli deprezzati e soggetti ad una concorrenza globale non sempre trasparente come le nostre filiere". Lo dichiara Dino Rossi del Cospa Abruzzo in un comunicato.
"Per quanto riguarda la Regione Abruzzo - prosegue Rossi - si registrano quasi come in tutte le altre regioni gli stessi problemi, ma c'è una questione ulteriore da analizzare: l'enfiteusi; un vecchio contratto, rispolverato da alcuni notai ed associazioni per accedere ai fondi UE".
" Questo fenomeno si è allargato a macchia d'olio tanto che ormai è consuetudine a livello nazionale con la conseguenza che il valore delle le aste sugli usi civici è salito alle stelle, falsando il mercato. Attraverso questo contorto meccanismo, gli allevatori locali si ritrovano senza i terreni necessari per pascolare il bestiame in montagna.In sostanza, i proprietari degli animali diventano semplici conduttori conduttori, permettendo a queste aziende non proprietarie del bestiame di accedere ai fondi comunitari, percependo milioni di euro milioni di euro di fondi Ue".
"In qualità di Presidente del Cospa Abruzzo il sottoscritto Dino Rossi, chiede al Ministro delle Politiche Agricole dottor Mario Catania, che venga fatta chiarezza su quanto da me dichiarato, prendendo tutte le necessarie decisioni che tale questione richiede, mandando delle ispezioni in loco, confrontando documenti e dichiarazioni dei diretti interessati,attraverso il dialogo con i comitati e le istituzioni locali,e qualora se ne dovesse ravvisare la necessità anche degli organi di giustizia competenti il caso".
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