I 70 dipendenti sono senza stipendio da 20 mesi, la sezione Chieti-Pescara dell'Ara, Associazione Allevatori d'Abruzzo, da lunedi' 3 marzo non potra' piu' garantire i servizi alle imprese zootecniche associate. L'allarme e' della Fai-Cisl che chiede agli apparati burocratici della Regione Abruzzo di adoperarsi "con la massima sollecitudine a ottemperare a quanto di loro competenza per restituire dignita' e fiducia ai lavoratori". Molti lavoratori dell'ente, spiega in una nota il segretario interregionale Fai-Cisl, Feliciantonio Maurizi, "non sono piu' nelle condizioni di recarsi al lavoro avendo esaurito ogni risparmio e non disponendo piu' del danaro necessario neanche per acquistare il carburante. Molto probabilmente, a causa del medesimo stato di disperazione, nei prossimi giorni potrebbe accadere la stessa cosa nelle sezioni Ara di Teramo e L'Aquila". La situazione finanziaria dell'Ara, conclude il sindacalista, "ha raggiunto livelli di gravita' insostenibili soprattutto a causa dei farraginosi meccanismi attraverso cui vengono erogate le risorse pubbliche che talvolta giungono con ritardi pesantissimi".
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