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Pubblicato il 29/09/2012 07:07

The Babbionz, creative con l'uncinetto

pescara, intervista, la designeria, handmade, The Babbionz, Marcella Pace

di Marcella Pace

Personalizzare. E' questa la parola d'ordine per Valentina, Giovanna, Claudia e Jessica, quattro frizzantissime ragazze che si dedicano a tutto tondo all'universo dell'handmade

135 anni in quattro, queste pescaresi doc formano “The Babbionz”, un collettivo che da meno di un anno sta spopolando nel capoluogo adriatico con le sue creazioni uniche, incontrando un sempre crescente successo di pubblico.

Colletti all’uncinetto per lei, cravatte ricamate per lui e slip “fumettati” per tutti. E poi  accessori, maglie nido, presine da cucina, oggettistica per la casa. Le vie creative per queste “babbione” sembrano infinite. 

Le abbiamo incontrate all'opera, a Pescara, a "La Designeria", locale a pochi passi dal centro storico, dove ogni singolo oggetto è realizzato da designer ed artisti. Proprio qui, su viale d'Annunzio 33, ogni giovedì “The Babbionz” allestiscono un personalissimo “laboratorio”, dove è possibile anche acquistare, realizzato dalle loro abilissime mani. E mentre curano nei minimi dettagli la loro esposizione, ci raccontano un'esperienza che descrive un'arte dalle origini antichissime, confessandoci aspirazioni e progetti futuri.

 

Da dove arriva il progetto “The Babbionz”?

 

«Di vista ci conoscevamo tutte e ognuna di noi aveva una particolare passione. Io (Valentina, ndr) ho fatto una scuola di modellismo e ho sempre avuto la passione per il “taglia e cuci”; Jessica è la pittrice del gruppo e ha una mano magica sulle stoffe; Giovanna, che ama il lavoro a maglia e l'uncinetto, ricama ed è la nostra reporter come Claudia, l'ultima ad unirsi al gruppo, che taglia, cuce e ricama. Assieme documentano fotograficamente la vita Babbionz. A gennaio di quest'anno, dopo un mercatino natalizio organizzato a casa di Claudia, abbiamo deciso di unirci, per creare qualcosa di diverso. Ma soprattutto per rivitalizzare una vecchia arte come quella del cucito o del punto a croce».

 

Da qui il nome, insomma?

 

«Beh, si. Facciamo cose da nonne. Siamo “babbione” per vocazione. Il cucito, il punto a croce sono tutte arti sempre più antiche e coltivate quasi esclusivamente da persone di una certa età. Ormai tutto è prodotto in serie e c'è poco spazio per il “fatto a mano”. Noi, invece, abbiamo scoperto questa passione in comune. E' bello poter coltivare le nostre abilità e al tempo stesso iniziare a riscontrare una positiva risposta da parte del pubblico. Ci stiamo accorgendo che  molte persone sono sempre più alla ricerca di qualcosa di particolare ed unico». 

 

Come vi piace definirvi?

 

«Io sono la babbiona di nome e di fatto, visto che sono la più grande (Giovanna, ndr); Valentina è la babbiona falegnama, poi c'è Jessica che è la babbiona buffona e Claudia che è la babbiona pr». 

 

Come nascono le vostre creazioni?

 

«Ognuna di noi, in genere porta un'idea, si confronta con le altre, ci si mette d'accordo per i gusti. E poi si dà il via alla realizzazione. I nostri progetti sono molto vari, dall'abbigliamento alle installazioni e molto spesso lavoriamo su commissione. L'aspetto fondamentale che anima tutto è comunque la personalizzazione e l'unicità di ogni nostra creazione». 


Qual è l'oggetto più strano che vi hanno richiesto?

 

«Un centrotavola, fatto all'uncinetto, con la mappa di Twin Peaks. 

 

Avete già partecipato a fiere anche fuori Pescara?

 

«Si. Quest'anno siamo state al “Band Lock” di Bergano, cun progetto trasformato in piccola fiera per l’occasione, per promuovere l´arte emergente, il design indipendente e l´artigianato contemporaneo; poi siamo state a Verona al “Bugs Festival” e stiamo per partecipare al Minni Market di Milano, che è più specifica per gli accessori e l’oggettistica. Pescara per ora risponde bene, ma quando andiamo in altre città, soprattutto al nord c'è una sensibilità maggiore».

 

E per il futuro?

 

«Da pochissimo abbiamo aperto uno studio tutto nostro. Ci piacerebbe moltissimo fare workshop e per ora continuiamo tutti i giovedì con i nostri laboratori a “La Designeria” a Pescara che in qualche modo ci ha battezzate.Siamo entrate qui per gioco e divertimento a marzo scorso e da allora non ci siamo più fermate».

 

Sogno collettivo?

 

«Colorare, dipingere e decorare la città. Insomma...babbionare tutta Pescara!»

 

© Riproduzione riservata

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