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Pubblicato il 18/01/2014 14:02

Ossigeno ozono terapia, tutti i poteri curativi

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di Giulia Grilli

Pratica medica diffusa in tutt'Italia, di ossigeno ozono terapia se ne parla ormai da tempo, ma effettivamente in pochi sanno cosa significhi questo termine e quali siano i campi di applicazione di questa metodica. Nota già durante la Prima Guerra Mondiale, per i suoi effetti antibatterici, l'ozono terapia viene oggi adottata in molte discipline mediche. Ortopedia, reumatologia, traumatologia, neurochirurgia, chirurgia vascolare, dermatologia, sono i principali settori di impiego. Ma può una miscela gassosa formata da ossigeno e ozono essere così versatile da apportare benefici a patologie differenti?

 

Favorevole la risposta del Dott. Vincenzo D'Onofrio, che utilizza questa tecnica da quasi un anno presso la Casa di Cura Spatocco, a Chieti. Laureato in Medicina e Chirurgia, il Dott. D'Onofrio esercita la sua professione all'interno dell'area funzionale operativa di riabilitazione, svolgendo un'attività di ambulatorio. "Malgrado sia adottata come tecnica di cura, ancora oggi abbiamo opinioni contrastanti all'interno dell'ambito scientifico. L'ossigeno ozono terapia ha, infatti, una collocazione atipica perché possiamo inquadrarla come una terapia complementare, compatibile con i trattamenti di medicina convenzionale e non convenzionale" specifica il Dott. D'Onofrio.

 

(Macchinario utilizzato dal Dott. D'Onofrio all'interno della Casa di Cura Spatocco a Chieti)

 

La soluzione gassosa utilizzata contiene il 99,97% di ossigeno e solo lo 0,03% di ozono ed ha potenti proprietà antibatteriche, oltre ad effetti virustatici e micostatici in quanto inibisce la replicazione di batteri, virus e funghi. Numerose anche le vie di somministrazione: intrarteriosa, intravenosa, iniezione intrarticolare, iniezione sottocutanea, insufflazione intestinale, grande autoemotrasfusione, applicazioni locali, acqua ozonizzata, creme a base di ozono e olio ozonizzato.

 

(Strumentazione per l'infusione della miscela di ossigeno ozono attraverso sacca fisiologica)

 

Ma quando ricorrere all'ozono terapia e quando alla medicina classica? "Questo è una trattamento che può essere preso in considerazione in qualsiasi momento della patologia" spiega il Dott. D'Onofrio. "Partendo dalla distinzione tra ciò che è acuto e ciò che è cronico, personalmente credo che la medicina allopatica sia sempre indispensabile nel primo caso. Il farmaco, quindi, è il rimedio primario per contrastare in maniera più efficace ed immediata l'evento patogeno. Nei casi di cronicità, invece, è possibile valutare l'utilizzo delle tecniche alternative o complementari. Questo è il motivo principale per cui applico frequentemente l'ozono terapia nell'ambito delle malattie neurodegenerative, come la Sclerosi Multipla, demenza senile, l'Alzheimer, il Parkinson. Essendo queste patologie croniche, l'ozono terapia diventa un valido sostegno a quella farmacologica". I risultati visibili non sono relativi alla guarigione dalla malattia, ma alla riduzione dei sintomi (come la diplopia o la parestesia degli arti superiori e inferiori), fino ad evitare l'avanzamento degenerativo. "In questa struttura clinica viene utilizzata una tecnica diversa dalla grande autoemotrasfusione, secondo cui si prelevano 200 cc di sangue dal paziente, convogliati in una sacca, trattati con una miscela di ossigeno-ozono e poi reinfusi" afferma il Dott. D'Onofrio. "Io personalmente, preferisco l'infusione della miscela in vena effettuata attraverso sacca fisiologica".

 

Diversi invece i settori di impiego del Dott. Gianpiero D'Ercole, medico chirurgo odontoiatra e perfezionato in medicina estetica, che svolge l'attività nel suo Studio Medico Odontoiatrico a Scafa. "La prima cosa che tengo a sottolineare è che l'ossigeno ozono terapia permette il miglioramento dei sintomi, ma non la guarigione totale per quanto concerne alcune patologie, come, ad esempio, la Sclerosi Multipla o l'artrosi. Impedisce, inoltre, il progredire della malattia, ma non sostituisce in alcun modo la medicina ufficiale, essendo una terapia complementare" afferma il Dott. D'Ercole. "I miei campi di applicazione specifici riguardano l'odontoiatria, la medicina generale ed estetica. Ovviamente, in quanto ozonoterapeuta, posso agire anche su altre patologie".

 

(Macchinario portatile utilizzato dal Dott. D'Ercole all'interno dello Studio Odontoiatrico a Scafa)

 

Per quanto riguarda la medicina estetica, il trattamento permette di combattere i danni che la pelle ha subito a causa dei radicali liberi, inquinamento, sole e fumo. Attraverso micro infiltrazioni mesoterapiche, si agisce sotto cute mantenendo il trofismo dei tessuti grazie all'apporto di ossigeno, mentre l'ozono permette  la riattivazione del microcircolo con un effetto estetico positivo. Si parla, quindi, di ringiovanimento cutaneo per viso, collo, decolletè, braccia, addome, gambe e mani. Si passa poi ai benefici per la cellulite e all'eliminazione di piccoli accumuli di adipe, grazie ad un effetto lipolitico e drenante della miscela di ossigeno e ozono che riduce le circonferenze con una rivitalizzazione dei tessuti circostanti. Questo metodo naturale è privo di sostanze farmaceutiche e non presenta, in genere, effetti collaterali.

 

"In campo odontoiatrico, l'ozono terapia viene applicata sia alle infezioni dell'apparato stomatognatico che a patologie dell'articolazione temporo-mandibolare, le quali possono avere ripercussioni sulla colonna vertebrale del paziente" spiega il Dott. D'Ercole. "All'interno di questo studio possono essere trattate tutte le patologie posturali e le problematiche che riguardano la cervicale, la dorsale, la lombare, e sacroiliaca comprese le ernie del disco, le sciatalgie e le cruralgie".

 

Noti i benefici dell'ozono terapia anche per le ulcere da decubito e diabetiche, per patologie gastrointestinali, per i traumi post infartuali. Sul piano oncologico numerosi sono gli studi, in attesa di risultati concreti, per  quanto riguarda l'utilizzo di questa terapia per ridurre le recidive. Più certezze si hanno, invece, per gli effetti positivi connessi alla disintossicazione del corpo dalle tossine prodotte dalla chemioterapia.

 

Entrambi associati alla SIOOT, Società Italiana di Ossigeno Ozono Terapia riconosciuta dal Ministero della Sanità, il Dott. D'Onofrio e il Dott. D'Ercole evidenziano le norme per l'ozonoterapeuta, tra cui la necessità di aver seguito un corso di apprendimento e un aggiornamento annuale, l'utilizzo di apparecchiature certificate dal decreto legislativo 46/97 Direttiva Cee 93/42 in classe 2 A, in uno studio-ambulatorio adeguatamente attrezzato. A breve sarà istituito un registro all'interno di ogni ordine provinciale dei medici, nel quale saranno elencati gli ozonoterapeuti riconosciuti.

 

Per ulteriori informazioni è possibile visitare i siti: www.ossigenoozono.it e www.pubmed.com.

 

                

                   (Macchinario Ossigeno Ozono Terapia all'interno della Casa di Cura Spatocco)

 

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