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Pubblicato il 16/05/2013 14:02

Dagli abiti per Morgan alla moda bimbi, la fashion story di Doriana Roio

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di Marcella Pace

La nonna materna aveva una sartoria di abiti da sposa e da cerimonia, quella paterna una grande passione per borsette e cappellini, mentre la mamma una forte inclinazione per il disegno. Nelle vene di Doriana Roio scorre creatività e passione che lei ha deciso di riversare nel campo della moda. «Fin da piccolina mi divertivo a disegnare abiti per le bambole – racconta questa quarantunenne di Pescara, ormai naturalizzata a Montesilvano, dove vive e lavora – o ad ideare e realizzare il guardaroba dei personaggi dei miei cartoni preferiti che spesso indossavano sempre gli stessi vestiti. Poi da adolescente nel tempo libero mi dedicavo a disegnare completini da tennis, altra mia passione...da guardare, però» prosegue ridendo. 

Ma la vita lavorativa di Doriana imbocca un'altra strada. La Roio lavora come manager organizzativo tra Pescara e alcune regioni limitrofe all'Abruzzo, assecondando quella parte della sua personalità, che convive con l'animo creativo ed innovativo, e la rende molto metodica e precisa. «Nel 2010, è accaduto qualcosa che ha stravolto il mio percorso. Con la scomparsa di mio padre ho capito che non dovevo sprecare nemmeno un istante della mia vita. Così ho deciso di lasciare tutto e ricominciare seguendo la mia grande passione. Mi sono iscritta alla Fashion Academy Pianeta Moda di Pescara. Di mattina lavoravo, il pomeriggio seguivo i corsi, mentre la sera studiavo per superare le prove. Sono stati due anni intensissimi, ma ne è valsa la pena. Nemmeno un anno fa, dopo aver discusso la mia tesi sui tessuti innovativi ed ecologici, tra il 29 giugno e il 6 luglio, ho iniziato con le mie prime sfilate a bar Berardo a Pescara. Lì ho conosciuto Simone Racioppo, uno stilista che mi ha voluta con sé in moltissimi progetti lavorativi importanti, tra i quali quello con Morgan». Doriana viene, infatti, scelta, insieme a Simone Racioppo per realizzare i costumi di scena del “Matrimonio segreto di Cimarosa”, il primo melodramma di Marco Castoldi, in arte Morgan appunto, e alcuni abiti che l'artista dallo stile gotico ha indossato sul palco di X Factor, il talent show musicale targato Sky, per il quale Morgan è stato uno dei giudici. «E' stata un'esperienza meravigliosa e durissima. Abbiamo lavorato tanto, poiché le scadenze erano molte e i tempi strettissimi. Ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione dello spettacolo teatrale a Novara ed è stata una grande emozione. Mi è sembrato tutto un bellissimo film. Ho guardato i vestiti che avevamo realizzato con la preziosa collaborazione di Stella Maris di Fazio, sarta di Montesilvano, titolare de “Le Sartorizie” e con la Fashion Academy, ed provato una forte soddisfazione».

Ma è con la fine del 2012 che Doriana sceglie di mettere da parte abiti teatrali e da sera e dedicarsi alla moda di tutti i giorni. «Ho trascorso alcuni mesi a San Benedetto del Tronto a contatto continuo con i clienti e lì ho potuto osservare da vicino di cosa realmente le persone hanno bisogno. Nelle famiglie con tanti bambini, in un momento di crisi economica come quello attuale, ciò che i clienti ricercano sono degli abiti di qualità ma a prezzi accessibili. È così che è nata l'idea di dedicarmi alla moda giorno per bimbi e ho creato la linea “Fifty 4 Two”». Dal tessuto, al colore. Dalle rifiniture agli accessori da abbinare. Ogni vestito, per bambini dai 0 ai 10 anni, sarà ideato e confezionato a gusto e misura dei piccoli clienti e dei loro genitori. La linea, il cui nome letteralmente significa “Cinquanta per due”, è interamente formata da abiti double face, ossia reversibili, che ciascun cliente potrà comporre secondo i suoi gusti, al costo di 50 euro. «Oggi il cliente  - continua Doriana - sente la necessità di decidere in toto come deve essere un prodotto, lasciandosi sempre meno guidare dalle regole dettate dal mondo della moda. Mi piace agire con metodi lavorativi accurati, innovativi e di impostazione manageriale. Nelle mie creazioni nulla è lasciato al caso o alla superficialità. Il confezionamento degli abiti è, infatti, di tipo sartoriale e di alta qualità perché ritengo fondamentale, al di la dell’aspetto creativo, che il bambino/a possa indossare una combinazione di due abiti in un’unica soluzione, di ottima fattura. Per questo ho scelto nuovamente di avvalermi della preziosa collaborazione di Stella Maris Di Fazio, attiva da molti anni in campo sartoriale ed ex docente del Ciapi in Merceologia tessile e pelletteria».

Nel frattempo Doriana continua ad allenarsi per specializzarsi nella moda bimbi, ma senza dimenticare le collezioni di abiti da sera. «Sono consapevole del fatto di essere uscita dall'accademia appena un anno fa e dunque di non avere una grande esperienza, ma sono una persona ambiziosa per cui mi impegnerò molto per curare al meglio le mie creazioni e migliorarle ogni giorno che passa, cercando di innovare continuamente le mie idee». 

 

   

Uno degli abitini double face realizzato per la linea "Fifty 4 Two", con borsetta double face.

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