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Pubblicato il 24/04/2013 08:08

Salle, polemiche sulla lapide fascista a Mussolini

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 "La lapide che inneggia al Duce e' una vergogna, va rimossa". La storia d'Italia non puo' passare attraverso il revisionismo 'lapidario'. Il comitato provinciale di Anpi Pescara e la sezione Anpi di Caramanico ritengono vergognoso che il sindaco di Salle - con un passato mai rinnegato nel Msi - abbia scovato, restaurato, e permesso nei mesi scorsi una nuova affissione nei corridoi del Comune della lapide che inneggia a Mussolini". E' quanro scrive la stessa Anpi in una nota. "Tutti conoscono la storia del piccolo paese alle falde del Morrone, distrutto da una scossa sismica e da una frana negli anni Trenta, e ricostruito dallo Stato Italiano piu' a valle, ma ogni tentativo di inventarsi un 'turismo neo fascista' sfruttando le icone del Regime va condannato senza ogni indugio. In questo modo - afferma l'asociazione partiginai - si alimenta un malinteso senso della storia, per la quale il solo passato si giustifica da se': se fosse stato per il fascismo la Repubblica democratica non sarebbe mai nata e la stessa nostra Costituzione e' nata grazie alla Resistenza e all'antifascimo. Il sindaco di Salle Colangelo va dicendo di aver aderito al Pd e quindi Anpi Pescara e Anpi Caramanico si chiedono come sia possibile che un primo cittadino che aderisce allo stesso partito del Presidente della Repubblica Napolitano possa provocare la coscienza antifascista dei suoi cittadini con una 'indegna affissione' del genere. Alla vigilia del 25 aprile gli eredi della Resistenza promettono di non abbassare la guardia e di far diventare Salle una delle purtroppo numerose vertenze antifasciste dell'Italia moderna".

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