Matteo Renzi? "Un ex sindaco mai eletto in Parlamento" che stringe " il patto del Nazareno" con "un piduista condannato in via definitiva". Giorgio Napolitano? Un "signore" che nasconde "le conversazioni" con l'ex ministro Nicola Mancino "avvenute nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia". Altro che dialogo o tavoli per la trattativa, il M5S torna all'antico: guerra totale al sistema. Beppe Grillo da' una sterzata al timone politico cinquestelle e con un post sul suo blog riporta il movimento nelle agitate acque dello scontro permanente, quelle nelle quali l'ex comico genovese si trova piu' a suo agio. La fase del confronto con Renzi va in archivio (con buona pace di Luigi Di Maio che comunque continuera' a dare rappresentanza alla parte dialogante dei pentastellati). Si torna alla "guerriglia" e alla piazza. Grillo sembra credere nella prospettiva di un voto anticipato e inasprisce i toni. Sul suo blog pubblica o, meglio, fa pubblicare, un articolo durissimo che titola "I due segreti di Fatima", riferendosi alle "conversazioni tra Mancino e il signor Napolitano" e al "Patto del Nazareno". "Gli italiani - si legge - hanno il sacrosanto diritto di sapere e i giudici di indagare sui colloqui privati del trio Napolitano-Renzie-Berlusconi dato che riguardano il futuro della Nazione". Poi l'attacco: "Meglio Pinochet (il generale che ha guidato la dittatura militare in Cile, ndr) di questi sepolcri imbiancati e bimbominkia assortiti". Grillo tira in ballo "segreti con i timbri della P2 e della mafia". "Con la sostanziale abolizione del Senato - sostiene - siamo giunti all'epilogo di un percorso iniziato con Gelli e proseguito con l'omicidio di Falcone e Borsellino". "Chi sa parli, chi puo' denunci. O dovremo fare un appello a Riina per sapere la verita'?", conclude.
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