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Pubblicato il 20/08/2015 12:12

Prodi: "L'Europa e' in uno stato terribile"

l'aria che tira, prodi

"L'Europa e' in uno stato terribile. Nessuno dei grandi problemi e' stato affrontato con spirito europeo. Ne' la Grecia, ne' l'immigrazione. Serve un summit 'largo' con i Paesi della Ue, le istituzioni europee e con in piu' i grandi partiti politici. Bisogna ricominciare a parlare di politica perche' cosi' l'Europa muore di inedia. Muore perche' le altre economie corrono e noi non siamo capaci nemmeno a decidere sulle cose che riguardano casa nostra", in primis "l'Ucraina", dove c'e' "un ruolo dominante degli Usa". Lo afferma Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione Ue, in una lunga intervista ad Avvenire in cui sostiene che "l'Europa arranca e senza vere novita' dobbiamo rassegnarci a non crescere". Sulla Grecia "il problema non e' stato affrontato in maniera definitiva: abbiamo evitato il peggio e abbiamo fatto il male. Il debito non potra' mai essere pagato; il problema si ripresentera' in futuro perche' una cosa sono le aspirine, un'altra sono gli antibiotici", dice Prodi, secondo cui "anche sulla Grecia non c'e' stato un dialogo collettivo", ma "uno sterile scontro di dottrine". Adesso, prosegue, "sta emergendo una dottrina nuova, sta venendo avanti una certa tentazione di togliere potere alla Commissione per ridarla agli Stati membri. Mi chiedo se nel profondo dell'opinione pubblica tedesca non stia emergendo l'ipotesi che la Germania ce la possa fare da sola. Le decisioni che contano sono sempre piu' estranee all'Europa e sempre piu' concentrate sulla Germania". In Europa, evidenzia Prodi, "sono tutti leader 'barometrici', con visione corta, che si fanno guidare dai sondaggi, incapaci di ragionare sul futuro". Ne e' un esempio l'immigrazione, "un problema drammatico e serio, che non viene mai affrontato tenendo conto degli assestamenti di lungo periodo". Per l'ex premier la soluzione e' "mettere tutti attorno a un tavolo". In questa partita, sottolinea, "non e' possibile giocare su due tavoli: dare vita a un nuovo pressing per un governo di pacificazione e ragionare sulla possibilita' di armare il governo di Tobruk o di intervenire militarmente in Libia". Prodi osserva il "montare di una mistura di populismi. Il populismo di destra su ordine e immigrazione si lega a un altro populismo, questa volta di sinistra, su temi anti-casta o come il reddito minimo. La maestra di questa dottrina e' la signora Le Pen, ma in Italia c'e' chi segue lettera per lettera quella lezione. Il populismo segue le due grandi paure: quella per la sicurezza e quella per l'economia. E se qualcuno riesce a mettere insieme i due temi, vince".

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