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Pubblicato il 08/01/2014 08:08

Renzi: "non si votera' prima del 2015"

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 Matteo Renzi fa partire la sua diplomazia parallela sulla legge elettorale e intanto manda messaggi di rassicurazione a Enrico Letta sulla durata del governo: "Non gli faro' le scarpe", dice garantendo che non si andra' al voto prima del 2015. Nel bocciare ipotesi di rimpasti, il sindaco avverte poi Silvio Berlusconi rimarcando con forza che non accettera' ne porra' diktat sulla riforma. Il segretario Pd, parlando a Otto e mezzo su La7, ribadisce la sua intenzione di ricandidarsi a sindaco di Firenze. "Mi dicono - attacca - fai finta di candidarti ma vuoi fare le scarpe a Letta. Non e' cosi' io mi ricandido". Tanto piu', ribadisce il leader Pd, che "non si votera' prima del 2015". Il monito a Silvio Berlusconi e a quanti dentro a Forza Italia accarezzano l'idea di un accordo sulla legge elettorale come viatico per le elezioni anticipate rafforza tutti questi concetti. Si tratta con tutti ma "niente diktat", non li fa il Pd "che e' il primo partito", non li facciano gli altri, dal Cavaliere ad Alfano, attacca Renzi spiegando che non sara' certo lui a fare una trattativa per due ministri in piu'. "Voglio cambiare il Paese, non il governo", dice rilanciando il job act e rivendicando la volonta' di ricandidarsi ancora a sindaco. Nel corso della trasmissione, il rottamatore apre poi alla tassazione delle rendite finanziarie per favorire la riduzione delle tasse sul lavoro. Anticipa quindi che proprio nel Job act e' previsto un taglio del 10% del costo dell'energia per le aziende. Il segretario del Pd e' invece cauto sul tema della liberalizzazione della Cannabis: Intanto cominciamo a definire le differenze tra droghe leggere e droghe pesanti -ragiona - rivedendo la Fini-Giovanardi. 

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