Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha atteso appena 24 ore dall'entrata in vigore del dl per firmare la circolare. E ora ai sindacati mancano solo una manciata di giorni per decidere dove far cadere la scure. In ballo ci sono i destini di oltre mille sindacalisti, a cui entro il 31 agosto deve essere revocato il distacco. Torneranno ad essere forza lavoro per la pubblica amministrazione. Il premier Matteo Renzi, rientrato a Palazzo Chigi, mostra soddisfazione: la circolare, dice ai suoi, rappresenta il segno di un Governo che fa sul serio. Madia, nonostante il periodo vacanziero, non ha concesso slittamenti: il 18 agosto la legge di conversione del dl e' stata pubblicata in Gazzetta ufficiale, il 19 e' entrata in vigore e il 20 e' arrivata la circolare del ministero. Cinque pagine, caricate sul sito della Funzione pubblica, che spiegano per filo e per segno come applicare il famoso articolo sette del dl. D'altra parte i tempi stingono. Il countdown e' iniziato, anzi alla fine della settimana la partita deve essere chiusa. La circolare chiarisce tutti i principali punti. Intanto il taglio riguarda il personale di tutte le amministrazioni pubbliche, regole diverse interessano solo le forze di polizia ad ordinamento civile e il corpo nazionale dei vigili del fuoco. Un'altra eccezione, come ci si aspettava, tocca le Rsu, che saranno fatte salve, in quanto per le Rappresentanze sindacali unitarie non dispongono di prerogative contingentate. Inoltre la sforbiciata non colpisce permessi e aspettative non retribuite. Nel dettaglio, da inizio settembre prende il via la riduzione, apri al 50% dei distacchi spettanti, con i singoli enti pubblici che dovranno per fine mese stabilire le revoche. In pratica il sindacalista dovra' tornare a svolgere il suo vecchio lavoro, ma potra' contare su alcune garanzie, in materia di trattamento economico e di trasferimento, previste sia dal contratto nazionale nonche' dalle altre disposizioni. Tra cui, fanno notare i sindacalisti stessi, lo statuto dei lavoratori. Quanto all'altra voce sottoposta alla scure, i permessi, la circolare chiarisce che si ricorre al calcolo pro-rata, il dimezzamento vale a partire dal primo settembre fino alla fine dell'anno, mentre per la prima parte del 2014 il riconoscimento e' pieno. L'atto della Madia evidenzia come non siano ammessi sfioramenti, a differenza del passato. Dai sindacati arrivano reazioni contenute, anche se il messaggio non sfugge. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, dice "basta a demagogia e populismi", mentre la Uil avverte come cio' "non c'entri nulla con la spending review" (nella relazione tecnica al dl si parla di 10 milioni di euro si risparmi, almeno nella scuola), anzi si prevede "un aumento dei costi", grazie a buoni pasto e straordinari
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