Aumento record per la spesa nei discount che fa segnare un rialzo del 3,4 per cento rispetto allo scorso anno in netta controtendenza al calo fatto registrare nell'alimentare in tutte le forme distributive. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel commentare i dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel mese di settembre. A far scendere ulteriormente il valore degli acquisti, oltre alla scelta del punto vendita sono state le strategie di risparmio con quasi un italiano su tre (32 per cento) che fa regolarmente scorta di cibo in offerta mentre la meta' degli italiani (49,8 per cento) dichiara di fare sempre la lista scritta della spesa per non essere travolto dagli acquisti di impulso, secondo una analisiColdiretti/Censis.
Si tratta del risultato del fatto che sei italiani su dieci hanno ridotto gli acquisti alimentari, per un totale di 15,4 milioni di famiglie costrette a tirare ulteriormente la cinghia negli ultimi due anni. In questa direzione tra i comportamenti di reazione alla crisi ci sono forme di sobrieta' nell'utilizzo dei cibi acquistati e cucinati come, ad esempio, - precisa la Coldiretti - l'utilizzo di cibi avanzati preparati per precedenti pasti praticato regolarmente 9,9 milioni di famiglie lo fa regolarmente. Ma ci sono anche piu' di otto italiani su dieci (81 per cento) che acquistano di meno perche' non buttano il cibo scaduto, con una percentuale che e' aumentata del 18 per cento dall'inizio del 2014, secondo l'elaborazioni Coldiretti sulla base del rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Expo
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