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Pubblicato il 03/05/2014 09:09

Bankitalia, la ripresa si estende ma è ancora fragile

osservatorio, bankitalia

In Italia la ripresa ciclica si va estendendo ma resta fragile: le condizioni finanziarie delle imprese restano deboli anche se la contrazione del credito bancario si e' lievemente ridotta. Quanto alle condizioni di liquidita' dei mercati finanziari italiani si registra un ulteriore miglioramento e l'indicatore di rischio sistemico di liquidita' si colloca attorno ai valori minimi. E' quanto si legge nel Rapporto sulla stabilita' finanziaria elaborato daBankitalia che sottolinea come prosegua la fase di debolezza del mercato immobiliare, con i prezzi delle abitazioni ancora in diminuzione mentre si e' arrestata la discesa di quelli degli immobili non residenziali. Sono aumentati gli investimenti di portafoglio esteri in Italia, in titoli sia pubblici sia privati. I tassi di interesse sono diminuiti su tutte le scadenze.

Le condizioni finanziarie delle imprese restano deboli anche se la contrazione del credito bancario si e' lievemente ridotta Nel 2013 le famiglie hanno registrato una flessione del reddito disponibile inferiore all'anno precedente; si e' avuto un calo dell'indebitamento e una ripresa degli investimenti in attivita' finanziarie. I bassi tassi di interesse e le misure a sostegno dei mutuatari hanno contribuito a contenere la vulnerabilita' delle famiglie indebitate. La quota di nuclei familiari finanziariamente fragili aumenterebbe in misura solo modesta anche in scenari macroeconomici avversi. Benche' emergano segnali positivi - ammonisce pero' Bankitalia - , le condizioni finanziarie delle imprese sono ancora deboli. Alcune aziende di grande dimensione hanno sostituito con obbligazioni parte dei loro debiti verso le banche; per quelle di minore dimensione le difficolta' di accesso al credito, i bassi livelli di liquidita' e le incertezze che ancora caratterizzano la ripresa ciclica restano le maggiori fonti di rischio nei prossimi mesi. Quanto al sistema bancario nei primi mesi dell'anno in corso le valutazioni dei mercati sulle banche italiane sono migliorate notevolmente, avvicinandosi a quelle degli intermediari degli altri principali paesi dell'area.

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