Il 2012 si avvia ad archiviare un nuovo boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari segnando una crescita del 22,8%. E' l'allarme lanciato dall' Adusbef che, in un rapporto elaborato sulla base dei dati raccolti nei principali Tribunali alla data del 30 settembre 2012 e proiettati al 31 dicembre, calcola che quest'anno saranno 'oltre 46.000 le famiglie' (+8.512 rispetto al 2011) costrette a lasciare la propria casa perche' non riescono piu' a pagare il mutuo.
Dopo l'aumento fisiologico dell'ultimo anno, con un + 5,2%, 'si impennano i pignoramenti nel 2012, che passano da 37.347 nel 2011 a 45.859,con un aumento di 8.512 pignoramenti pari al 22,8%', sottolinea l'Adusbef che e' riuscita ad ottenere in forma verbale o scritta l'andamento dei pignoramenti nei principali Tribunali, alla data del 30 settembre (con proiezioni stimate a fine dicembre).
Nel monitoraggio su 37 principali Tribunali, rileva l'associazione dei consumatori, Prato registra la crescita percentuale maggiore, con un + 50,7% e + 108 pignoramenti (da 213 a 321); seguita da Bolzano con un + 44,3%; terza Cagliari con un + 41,1%; quarta Roma, con + 32,6%; quinta Torino con + 31,8%; sesta Como con + 31,7%; settima Taranto + 31,4%; ottava Modena + 30,4%; nona Monza + 27,7%; decima Lecce + 23,4%.
In termini assoluti a Milano l'aumento maggiore con + 981 e 6.130 pignoramenti stimati nel 2012; seguito da Roma, con + 884 e 3.591 stimati nel 2012; terza Torino, con + 837 e 3.471 pignoramenti; quarta Monza (+403 e 1.857; quinta Verona + 398 e 2.472 pignoramenti; sesta Bari con + 260 e 1.650 pignoramenti; settima Lecce, con + 359 e 1.890; ottava Como, con + 356 e 1.479 pignoramenti; nona Bergamo con + 250 e 1.701 pignoramenti stimati; decima Cagliari, con + 240 e 824 pignoramenti stimati nel 2012.
Se tra il 2006 e il 2007, data della prima rilevazione sui principali Tribunali italiani, rilevano le due associazioni dei consumatori, 'la crescita dei pignoramenti e' stata in media del 23%, con aumenti superiori al 20% nelle principali citta' italiane, a cominciare da Roma e Milano, con aumenti che sfioravano il 29% in centri come Napoli e Venezia e un picco del 41% a L'Aquila, con procedure immobiliari pari, secondo le stime Adusbef, al 3,5% del totale dei mutui, corrispondente, in valori assoluti, a circa 120 mila casi su 3,5 milioni di mutui erogati, la crisi e la riforma della legge fallimentare hanno accentuato questa tendenza, con un incremento che sfiora il 100% a partire dal 2008'.
Se vengono sommati gli aumenti dei pignoramenti, concludono, 'dal 2006 (+23%); 2007 (+19%); 2008 (+22,3%); 2009 (+ 15,7%); 2010 (boom del + 31,8%); 2011 (+5,2%); 2012 (+22,8%), arriviamo ad un incremento del + 139,8% in sette anni, con la sparizione totale di una citta' come Udine, Andria, Arezzo o Ancona'.
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