"L'erogazione del credito alle Pmi attraversa ancora difficolta' notevoli. Sarebbe il momento di riattivare l'Osservatorio congiunto tra banche e associazioni di imprese, al fine di pervenire a momenti istituzionali di condivisione delle metodologie di analisi". E' quanto sottolinea l'Ufficio credito di Confesercenti.
"Se si considera correttamente il dato di stock dei crediti alle imprese non finanziarie nel trimestre dicembre 2014-febbraio 2015 in rapporto allo stesso trimestre dell'anno precedente - aggiunge l'ufficio credito di Confesercenti - non c'e' alcun dubbio che si sia verificata una contrazione media del 2,5% su base annua (dai 924.453 milioni di euro dell'anno precedente ai 901.051 attuali) asseverata anche dalle due recenti pubblicazioni della Banca d'Italia (Moneta e Banche e Bollettino Economico di aprile 2015). Per converso, l'incremento del 7,6% segnalato dall'ultimo Outlook mensile dell'Abi deriva dal fatto che l'informazione veicolata riguarda il solo elemento parziale delle erogazioni, che non tiene conto sia dei finanziamenti che non vengono rinnovati, sia della restrizione a valere sui crediti in essere, sovrastimando i maggiori flussi degli impieghi tra 1 e 5 anni, effettivamente cresciuti nell'ultimo anno del 6,9%, ma che pesano soltanto il 16,2% del totale. Pertanto - conclude Confesercenti - ai fini di una maggiore chiarezza, occorrerebbe che l'informazione sulla dinamica annua dei prestiti si basasse sui dati di stock complessivi e non su flussi parziali"
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