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Pubblicato il 15/02/2014 22:10

Crisi, i single spendono il 66 per cento in più

crisi, osservatorio

Nel giorno di San Faustino eletto da tempo a protettore degli "scoppiati" c'e' poco da festeggiare per i 7,7 milioni di single italiani che per vivere da soli devono affrontare in un momento di crisi un costo della vita superiore in media del 66 per cento. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha fatto il confronto con la spesa media di ogni componente di una famiglia tipo, sulla base dei dati Istat

Gli appartamenti e le case piu piccole hanno prezzi piu' elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l'automobile da soli costa di piu' come pure riscaldare un appartamento. Le stesse offerte promozionali che si stanno diffondendo in tempo di crisi sono spesso legate alla quantita' di prodotti acquistati (come i 3 x 2 o la raccolta a punti) e non consentono a chi vive da solo di avvantaggiarsene. La scelta di non stare in coppia - continua la Coldiretti - non e' peraltro sempre volontaria ma e' anche determinata dall'invecchiamento della popolazione con un maggior numero di anziani rimasti in casa da soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Non e' un caso che ben l'8,6 per cento delle presone che vivono da sole sopra i 65 anni si trovano - continua la Coldiretti - in una situazione di poverta' secondo l'Istat, con la percentuale che sale addirittura al 18,6 per cento nel mezzogiorno. E' proprio in questa fascia che - sostiene la Coldiretti - si concentra il maggior disagio sociale. In Italia nel 2013 ci sono stati, ben 578.583 over 65 anni di eta' (+14% rispetto al 2012), che sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari facendo la fila davanti alle mense o alle associazioni caritatevoli o chiedendo in aiuto pacchi alimentari. Per gli anziani che vivono da soli il problema e' spesso anche quello dell'impossibilita' di affrontare lunghe distanze per fare gli acquisti o la spesa ma anche per andare dal dottore per al progressiva riduzione dei servizi di prossimita' nei centri urbani favorita dalla crisi. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata peraltro la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica dove si crea un rapporto di confidenza e fiducia tra produttori e cittadini, fondato su uno scambio reale di prodotti e di esperienze. Una opportunita' per i produttori e per i consumatori che - conclude la Coldiretti - va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilita' dei centri urbani. 

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