Il decreto competitivita' su cui il Senato ha oggi votato la fiducia al governo e che passa ora all'esame della Camera, interviene con una normativa d'urgenza che investe l'efficienza di tre grandi settori economici: l'agricoltura, l'ambiente e le piccole e medie imprese. Il primo introduce disposizioni per il rilancio del settore agricolo e prevede la semplificazione dei controlli ispettivi sulle imprese, il potenziamento del sistema della diffida in campo agroalimentare, il rilancio del settore vitivinicolo. Il made in Italy viene sostenuto con la previsione di crediti di imposta per il potenziamento del commercio elettronico e per la creazione di nuovi prodotti e la cooperazione di filiera. Sono previste disposizioni per l'attuazione della legge sulle etichettature e per la tutela della mozzarella di bufala Dop
Il secondo capitolo prevede una normativa d'urgenza nel campo delle tutela ambientale: dalla possibilita' di usare i fondi sequestrati alla famiglia Riva per il risanamento ambientale dell'Ilva di Taranto agli interventi per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici e universitari pubblici. Misure straordinarie sono state adottate per mitigare il rischio idrogeologico nel territorio nazionale, la modifica della disciplina in materia di valutazione ambientale strategica (VAS) e sono state adottate procedure semplificate per le operazioni di bonifica o di messa in sicurezza e per il recupero di rifiuti anche radioattivi, per semplificare il sistema di tracciabilita' dei rifiuti e per lo smaltimento nella regione Campania; le norme per superare i procedimenti d'infrazione comunitaria in materia di Via e di informazioni ambientali e una rimodulazione degli incentivi nel settore delle energie rinnovabili.
Il Capo terzo reca disposizioni urgenti per le imprese. Si introduce un credito d'imposta nella misura del 15 per cento del valore degli investimenti in beni strumentali nuovi. Si incentivano gli investimenti in capitale di rischio correlati alla quotazione in mercati, potenziando la disciplina dell'aiuto alla crescita economica. Si modifica il Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, per favorire e semplificare l'accesso al mercato dei capitali di rischio da parte delle piccole e medie imprese. In materia di riduzione della bolletta energetica, si prevedono la rimodulazione dell'erogazione degli incentivi e delle agevolazioni; misure a garanzia della concorrenza e della sicurezza del sistema gas, la revisione del fondo di garanzia per i ricavi del gestore della rete elettrica, del regime speciale del sistema ferroviario, degli accordi con gli Stati esteri, del regolamento della borsa elettrica, la rimodulazione delle modalita' di finanziamento del gestore dei servizi energetici. La norma che reintroduceva il ritorno dell'anatocismo bancario e' stata stralciata, come la modifica, sui diritti di segreteria delle camere di commercio. Il tetto pari allo stipendio di primo presidente della Corte di Cassazione non si applica "alle societa' quotate e a quelle emittenti strumenti finanziari quotati o che rilasciano titoli scambiati nei mercati regolamentati".
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