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Pubblicato il 06/09/2014 09:09

Diabete, i numeri dei malati in Abruzzo

osservatorio, diabete

Consultazione rapida dei dati clinici per gli specialisti che operano nei Centri di diabetologia, progressivo miglioramento dei servizi offerti alle persone che convivono con il diabete e maggiore contributo alla sostenibilita' del Sistema Sanitario Nazionale. Sono tra i principali obiettivi del progetto di miglioramento della qualita' del dato e di alfabetizzazione digitale nell' utilizzo delle cartelle cliniche informatizzate promosso dall' associazione Medici Diabetologi, con il contributo "non condizionante" dell'azienda farmaceutica Sanofi, che tocchera' 14 regioni, in Abruzzo domani a Francavilla al Mare. Il diabete e' una patologia metabolica che interessa quasi 3,5 milioni di persone in Italia e oltre 96 mila in Abruzzo. La sua corretta gestione si basa sul monitoraggio costante dei livelli di glicemia ed emoglobina glicata - i due parametri fondamentali per il controllo del diabete - e dell'andamento di informazioni relative a possibili complicanze correlate alla patologia, e prevede visite specialistiche periodiche. "Questo progetto, da noi battezzato familiarmente 'Dati puliti' assume una particolare rilevanza per la diabetologia - spiega Antonio Ceriello, presidente Amd - in questi anni l'Italia si e' contraddistinta, a livello internazionale, per avere realizzato un database inestimabile di informazioni su come si operi in termini di assistenza e cura alle persone con diabete in Italia: il database degli Annali Amd, realizzato dalla nostra societa' scientifica". Sono oltre 320 in tutta Italia i centri diabetologici che aderiscono agli Annali Amd, quasi la meta' di quelli operanti sul territorio nazionale, che raccolgono ed elaborano i dati relativi a piu' di 500 mila persone con diabete. "La raccolta e l'analisi puntuale di queste informazioni, svolta a partire dal 2004, ha permesso ad Amd di dimostrare come la sola azione di misurare le attivita' di cura che si attuano ogni giorno su ogni persona con diabete, confrontandosi con quello che avviene negli altri centri del Paese, porti a un miglioramento della qualita' dell'assistenza", dice Carlo B. Giorda, presidente Fondazione Amd. "Non solo - prosegue - pochi mesi fa abbiamo pubblicato uno studio che dimostra come questa attivita' comporti anche importanti risparmi economici, perche' si offrono cure maggiormente appropriate, con riduzione delle complicanze della malattia. Il nostro studio e' stato in grado di quantificare questi risparmi, in ragione di 1,5 miliardi di euro in 5 anni e di oltre 18 miliardi in 50 anni per le casse dello stato, se tutti i centri di diabetologia italiani applicassero questa metodica di raccolta dei dati". Paolo Di Berardino, presidente Amd Abruzzo, sottolinea che "il progetto 'Dati puliti', quindi, e' virtualmente rivolto a tutti i diabetologi Italiani, con l'obiettivo di rafforzare la motivazione alla corretta gestione di questi dati, identificando, sulla base dell'esperienza di questi 10 anni, quali possano essere i punti critici del processo e offrendo al tempo stesso, a chi ancora non la utilizzi o la utilizzi sfruttandone solo parzialmente le potenzialita', una dimostrazione pratica del corretto uso della cartella informatizzata finalizzato al calcolo degli indicatori che sono alla base degli Annali e quindi della valutazione di qualita' dell'assistenza"

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