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Pubblicato il 07/01/2015 21:09

Dimezzate le rapine in banca nei primi nove mesi del 2014

osservatorio

 Dimezzate le rapine in banca nei primi nove mesi del 2014. Lo fa sapere l'Ossif, il centro di ricerca Abi sulla sicurezza, che rende noti i risultati dell'ultimo Rapporto dell'Osservatorio intersettoriale sulla criminalita' predatoria. Secondo l'Abi i colpi sono calati del 44%, da 744 a 418. In diminuzione anche l'indice di rischio (-41%). Nei primi nove mesi del 2014, rileva l'osservatorio, sono stati 418 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 44% rispetto ai 744 dello stesso periodo dell'anno precedente. Diminuisce del 41% anche il cosiddetto indice di rischio - cioe' il numero di rapine ogni 100 sportelli - che e' passato da 3 a 1,8. Sempre magro, inoltre, il bottino medio per rapina con circa 26 mila euro

Nei primi tre trimestri del 2014, le rapine sono diminuite in quattordici regioni: Abruzzo (-51,6%, da 31 a 15), Basilicata (-70%, da 10 a 3), Campania (-27,3%, da 44 a 32), Emilia Romagna (-40,7%, da 81 a 48), Lazio (-45,7%, da 70 a 38), Lombardia (-57,3%, da 150 a 64), Marche (-62,9%, da 35 a 13), Molise (-25%, da 4 a 3), Piemonte (-51,6%, da 62 a 30), Puglia (-12,5%, da 24 a 21), Sicilia (-41,3%, da 109 a 64), Toscana (-45,6%, da 68 a 37), Umbria (-66,7%, da 12 a 4) e Veneto (-60%, da 30 a 12). Nessun colpo in banca in Valle d'Aosta. I dati negativi riguardano invece: Calabria (3 rapine da 2); Friuli Venezia Giulia (5 da 3); Liguria (23 da 9); Sardegna (2 da nessuna) e Trentino Alto-Adige (solo una da nessuna). In tutto il 2013 sono state denunciate 43.754 rapine con un incremento del 2,6% rispetto al 2012. Tra gli obiettivi dei rapinatori figurano tutte le attivita' che prevedono la gestione di ingenti volumi di denaro contante: dalle dipendenze bancarie agli uffici postali, dalle farmacie ai supermercati, dalle tabaccherie agli esercizi commerciali. In particolare, sul totale delle rapine la meta' e' stata commessa nella pubblica via (51%). Seguono gli esercizi commerciali (15,7%), le abitazioni (8,3%), i locali e gli esercizi pubblici (4,2%), le farmacie (2,9%), le banche (2,8%), gli uffici postali (1,3%), i distributori di benzina (1,2%) e le tabaccherie (1,1%). Il rapporto e' stato realizzato da Ossif col servizio analisi criminale del dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno. Partecipano Assovalori, Confcommercio-Imprese per l'Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane, Unione Petrolifera e Anie Sicurezza. 

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