Al primo gennaio 2015 i residenti nel nostro Paese sono poco meno di 61 milioni, dei quali oltre 5, corrispondenti all'8,3% del totale, sono cittadini stranieri. E' quanto emerge dall'ultimo Rapporto Annuale dell'Istat, secondo cui oltre il 40% degli immigrati vive nelle citta' del centro-nord: romeni, albanesi, marocchini e cinesi le quattro comunita' piu' diffuse. Piu' della meta' degli stranieri over 14 dichiara di trovarsi "bene" da noi e piu' di un terzo di trovarsi "molto bene", seppure con forti differenze territoriali. I cinesi sono quelli che riferiscono una condizione peggiore: prendendo a riferimento la loro comunita', si calcola che i filippini hanno il quadruplo delle possibilita' di trovarsi bene in Italia, gli ucraini e i romeni il triplo, gli albanesi, i polacchi, i moldavi, gli indiani, i tunisini e i marocchini poco piu' del doppio
Non si notano differenze tra uomini e donne mentre hanno un effetto favorevole su una percezione molto positiva l'essere occupato e il possesso di un titolo di studio. La maggior parte degli immigrati fonda la propria rete di relazioni soltanto sui familiari (59%), il 12,4% puo' contare oltre che sui familiari anche su amici, colleghi di lavoro e vicini di casa, il 9,3% trova riferimenti importanti anche tra persone appartenenti ad associazioni o gruppi. Tra i bambini (6-13 anni), tra i quali c'e' una forte presenza di seconde generazioni, molti hanno amici sia italiani che stranieri (83%); circa uno su 10 ha amici soltanto italiani, mentre il 2,6% ha soltanto amici connazionali. Per sette bambini stranieri su 10 il miglior amico e' un italiano.
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