Tra gennaio 2011 e settembre 2013 i servizi hanno visto un saldo negativo di 182.994 imprese, sintesi di 418.138 nuove aperture e ben 601.132 cessazioni, avvenute al ritmo di oltre 527 chiusure al giorno. Lo rileva l'Osservatorio Confesercenti, secondo cui a salvarsi dall'emorragia sono solo le imprese di giovani (quasi 59mila in piu' nello stesso periodo) e di stranieri (in crescita di oltre 28mila unita'). Bilancio negativo per le donne: nei primi nove mesi del 2013 il settore ha perso quasi 9mila imprese rosa, e ben 54mila dall'inizio del 2011.
Nel terzo trimestre del 2012 la percentuale di neo-imprese aperte da giovani e' del 65,1%, mentre quella femminile e' del 55,4%. Raddoppia la presenza degli imprenditori stranieri, passando dal 17,9% delle nuove iscrizioni, registrato tra giugno e agosto, al 30,4% messo a segno nel terzo trimestre. - Aumentano anche le imprese individuali, che nel terzo trimestre costituiscono l'81,9% delle nuove attivita', mentre calano le societa' di capitali e di persone. "Che sia ricerca di un autoimpiego o vocazione imprenditoriale - sottolinea la Confesercenti - il dinamismo dei giovani ha cambiato profondamente l'equilibrio di classi d'eta' degli imprenditori dei servizi
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