Nei capoluoghi di provincia resta sostanzialmente invariata, nel triennio 2011-2013, l'estensione delle reti di autobus ovvero la modalita' di gran lunga piu' diffusa di trasporto pubblico locale (Tpl) mentre la riduzione delle reti tranviarie (-12,2%) e' compensata dalla crescita delle reti di filobus (+15,4%) e metropolitana (+22,4%). E' quanto si apprende dal focus dell'Istat sulla Mobilita' urbana relativa all'anno 2013.
Rispetto al 2011, si contano quasi 30 km in piu' di metropolitana, grazie all'entrata in esercizio del nuovo impianto di Brescia e agli ampliamenti delle reti di Milano, Roma e Genova. In tutta Italia - si legge nel focus Istat -, circa un quarto dei residenti di 14 anni e piu' utilizza autobus, filobus e tram. Gli utenti non occasionali sono circa 12 su 100. Nei centri delle aree metropolitane la quota di utenti sale a 69 su 100 (di cui 40 non occasionali). Usano il Tpl 30 persone su 100 al Centro, 26 al Nord e 17 nel Mezzogiorno. Nel giudizio degli utenti, gli aspetti piu' critici del servizio sono il costo dei biglietti, la comodita' delle fermate e la pulizia delle vetture; i piu' apprezzati, la velocita' e la frequenza delle corse. La soddisfazione per il servizio e' piu' alta al Nord, mentre al Centro e ancor piu' nel Mezzogiorno prevalgono i giudizi negativi. Gli utenti sono meno soddisfatti anche nei centri delle aree metropolitane, proprio dove la domanda di Tpl e' piu' forte e maggiore e' l'esigenza di contenere l'impatto ambientale della mobilita' privata
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