'Le condizioni in cui versano centinaia di chilometri di strade in provincia di Chieti sono ormai intollerabili. Abbiamo fatto fare una ricognizione agli Uffici tecnici: le strade che non presentano piu' requisiti di sicurezza verranno chiuse con inevitabili ripercussioni sulla viabilità regionale . C'e' l'urgenza di aprire cantieri non solo per il rifacimento dei manti d'asfalto ma anche per le frane, per gli smottamenti e per le infrastrutture come ponti e viadotti. Cosi' come c'e' bisogno di sfalciare l'erba. La Provincia non ha soldi per intervenire, e' a un passo dal default e ad oggi ogni appello rivolto al Governo e soprattutto alla Regione e' caduto nel vuoto: sara' inevitabile, a questo punto, chiudere centinaia di chilometri di strade'. Lo hanno annunciato il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ed il vice nonche' assessore alla viabilita' Antonio Tavani.
I due ricordano di aver inviato richieste di aiuto al Governo come alla Regione 'ma non abbiamo mai avuto alcuna risposta - sottolineano Di Giuseppantonio e Tavani - Siamo andati avanti fino ad oggi solo perche' nessun ente in Italia come la Provincia di Chieti ha mai ridotto tanto la spesa corrente e soprattutto ha eliminato tutti gli sprechi e i contributi clientelari. Ma adesso non ce la facciamo piu', e soprattutto la Provincia non puo' sostenere piu' da sola, e ripetiamo da sola, il peso di questa situazione, con le responsabilita' che ne conseguono'.
Considerando che la Provincia di Chieti ha competenza su 1800 chilometri di strade, servirebbero oltre 18 milioni di euro l'anno per affrontare un piano di manutenzione straordinaria che dura 10 anni. Poco meno per la sola manutenzione ordinaria.
I due amministratori evidenziano inoltre che le condizioni disastrose di molte strade stanno facendo lievitare a dismisura il contenzioso per i danni agli automezzi, con decine e decine di richieste di risarcimento a carico della Provincia.
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