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Pubblicato il 25/05/2013 10:10

La Provincia di Chieti punta a salvare l'Ops

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Di Giuseppantonio: In questi tre anni abbiamo ridotto significativamente i costi di circa 3 milioni 300 mila euro

"La Provincia di Chieti sta perseguendo tutte le strade per salvaguardare il futuro dell'Ops e di tutti i dipendenti". Il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, è intervento questa mattina in conferenza stampa per chiarire definitivamente la situazione relativa al futuro della società in house Ops, ente strumentale della Provincia e del Comune di Chieti a capitale pubblico, oggetto di dibattiti in questi giorni per effetto della legge sulla spending review. Per l'Ops sono intervenuti anche Presidente, Giacinto Mariotti, il Vice Presidente, Sergio Colasante, e l'Amministratore Delegato, Francesco Piccolotti. Erano presenti inoltre gli Assessori Mauro Petrucci e Tonino Marcello.

"Abbiamo raggiunto risultati ragguardevoli - prosegue il Presidente Di Giuseppantonio - In questi tre anni abbiamo ridotto significativamente i costi di circa 3 milioni 300 mila euro senza intaccare minimamente i servizi sia in termini di qualità che di quantità, anzi riscontrando miglioramenti in tal senso, pur mantenendo gli stessi livelli occupazionali. Si è provveduto inoltre a ridurre del 33% l'indennità dell'Amministratore Delegato, ad approvare diversi regolamenti lasciati in sospeso nel passato e ad adottare il sistema Consip per gli acquisti".

"Abbiamo fatto ricorso al Tar - continua il Presidente Di Giuseppantonio - contro la decisione del Commissario sulla spending review che non ha approvato il piano di ristrutturazione che peraltro contiene ulteriori riduzioni di costi, resi possibili dall'implementazione di modelli industriali più efficienti e avanzati per la gestione dei servizi. Resta in piedi anche l'applicazione del comma 8 dell'art.4 della legge 95/2012, che escluderebbe l'alienazione della società e mantenerla così com'è: a tal proposito abbiamo chiesto un parere alla Corte dei Conti sull'interpretazione della norma. E' evidente - conclude il Presidente Di Giuseppantonio - che ci troviamo di fronte al più classico dilemma italiano: non abbiamo un riferimento chiaro, non abbiamo leggi che ci dicano con trasparenza e certezza come procedere in questi casi, per agevolarci anche il rispetto delle stesse".

 

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