"Non c'e' solo il caso dell'Istituto Nautico di Ortona. Va fatto tutto il possibile per preservare l'autonomia anche dell'Istituto Agrario di Scerni, che rappresenta un'altra peculiarita' unica nel panorama scolastico della provincia di Chieti". Lo sostiene il Consigliere regionale Emilio Nasuti, Presidente della Commissione Bilancio, che torna - a distanza di qualche giorno - sul tema del riordino della rete scolastica abruzzese. "Come il Nautico - puntualizza Nasuti - anche l'Agrario ha delle caratteristiche specifiche che rendono improponibile qualunque forma di aggregazione con un'altra scuola a indirizzo diverso. E' infatti l'unico Istituto con una propria azienda agricola, una cantina, un convitto da gestire, molteplici laboratori. E' impensabile che possa essere accorpato a una scuola di altro tipo, come un liceo o un istituto tecnico commerciale. E i motivi sono talmente evidenti che non ci sarebbe neppure bisogno di discutere. A questo, poi, si aggiunge il fatto che al 'Ridolfi' di Scerni, negli anni scorsi, sono stati accorpati anche gli Istituti Agrari di Lanciano e Paglieta (oggi chiusi, ndr), proprio nell'ottica di arrivare alla creazione di una grande scuola, che potesse diventare un punto di riferimento per il mondo agricolo. E cosi' e' stato. Del resto, va rimarcato e sottolineato che l'Agrario e il Nautico sono tra le pochissime scuole che oggi, nella situazione economica in cui si trova il nostro Paese, garantiscono ai propri iscritti un futuro occupazionale certo". Nasuti - che nei giorni scorsi era intervenuto anche a sostegno dell'autonomia del Nautico di Ortona, chiedendo che la presidenza venga mantenuta per le specificita' della scuola, che gestisce addirittura una nave, unico caso in Italia - rilancia l'appello alla Provincia di Chieti, affinche' predisponga un piano di riordino che tenga presenti queste eccellenze. "E non si fermi - conclude il Presidente della Commissione Bilancio - a varare riorganizzazioni ispirate solo a logiche politico-elettoralistiche. Qui in gioco c'e' il futuro e la qualita' dell'istruzione dei nostri giovani: e su questi temi tutto il resto passa in secondo piano".
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