Anche nel 2013, per il secondo anno consecutivo, si riducono i tassi di motorizzazione nei capoluoghi di provincia: 613,2 autovetture e 132,7 motocicli ogni mille abitanti (rispettivamente -0,9 e -0,6% nel confronto con il 2012). Piu' marcato il calo della domanda di trasporto pubblico locale, che scende da 201,1 a 188,6 passeggeri annui per abitante. Mentre continuano a crescere le quote di autovetture euro 4 o superiori e motocicli euro 3 (i veicoli meno inquinanti) che rappresentano rispettivamente il 53 e il 37,8% del parco circolante nei capoluoghi. Anche se nel Mezzogiorno solo il 42% delle auto e' in classe euro 4 o superiore. Lo dice l'Istat nel report sul'ambiente urbano
Il rapporto dice anche che al tempo stesso si diffondono le iniziative a favore della mobilita' sostenibile: cresce infatti l'offerta di car sharing, presente in 23 citta' (soprattutto al Nord) e quella di bike sharing, attivato in 66 citta'. Dei 116 capoluoghi, 36 dispongono di almeno 34 km di piste ciclabili. Sistemi di infomobilita' (tecnologie dell'informazione al servizio della mobilita' urbana) sono presenti in 68 comuni capoluogo, fortemente concentrati nel Centro-Nord. Il dato in calo sui tassi di motorizzazione conferma un'importante inversione di tendenza per le citta' italiane, anche per il suo carattere generalizzato: il numero di autovetture e' stabile o in calo in tutti i capoluoghi tranne a Torino e Reggio nell'Emilia che registrano, rispettivamente, un incremento del 2,6 e dell'1,4%. I valori piu' elevati del tasso di motorizzazione si rilevano in alcune citta' medie e piccole del Centro e del Mezzogiorno: L'Aquila (766,9), Frosinone (739,0), Viterbo (734,8), Potenza (724,7) e Isernia (705,3), seguite da Vibo Valentia, Rieti, Perugia, Ragusa e Olbia, tutte con piu' di 700 autovetture per mille abitanti. All'opposto si collocano, invece, alcune grandi citta', prevalentemente del Nord: Venezia e Genova innanzitutto (rispettivamente con 420,8 e 465,1 auto per mille abitanti), i cui centri storici, peraltro, sono in tutto o in parte inaccessibili alle auto private, ma anche Bologna (508,4), Firenze (521,0) e Trieste (521,9). Valori relativamente bassi (intorno alle 500 auto per mille abitanti) si rilevano anche a La Spezia e Barletta.
Fra i grandi comuni, Catania presenta il tasso di motorizzazione piu' alto (698,1), seguita da Cagliari (671,2), Roma (659,2) e Torino (626,6), ed e' insieme a Torino l'unica grande citta' a registrare, rispetto al 2012, un aumento sia pur lieve (+0,4%) del numero di autovetture circolanti, numero che diminuisce del 2,9% a Roma, del 2,1% a Milano e Firenze, e in misura variabile fra l'1 e il 2% a Genova, Bologna, Napoli, Bari, Taranto e Cagliari. Continua a crescere la quota delle autovetture meno inquinanti (classe euro 4 o superiore), che dal 2012 costituiscono la maggioranza del parco circolante nei capoluoghi di provincia. Nel 2013 hanno raggiunto il 53% del totale (50,1% nell'anno precedente e 46,9% nel 2011). Valori superiori al 60% si rilevano a Como, Pavia, Reggio Emilia e Bologna, e in ben cinque dei capoluoghi toscani: Lucca, Firenze, Prato, Livorno e Pisa. Le auto in classe euro 4 o superiore sono ancora in netta minoranza, invece, in diverse citta' del Mezzogiorno, fra cui Napoli (31,8%) e Catania (34,2%). Nei capoluoghi del Centro e del Nord le auto a piu' bassi standard emissivi erano piu' della meta' gia' nel 2011 e raggiungono nel 2013 rispettivamente il 55,4 e il 59,2%, mentre nel Mezzogiorno - nonostante la linearita' del trend di crescita - la quota e' ancora del 42%, e la soglia del 50% e' stata superata, per la prima volta nel 2013, soltanto in tre comuni: L'Aquila, Pescara e Bari. Nel corso degli ultimi cinque anni, la composizione del parco di autovetture circolanti per tipo di alimentazione e' stata caratterizzata da una lenta, ma continua erosione della quota dei motori a benzina, a vantaggio dei diesel e soprattutto dei motori a gas o bi-fuel, sebbene nel 2013 le auto a benzina rappresentino ancora il 55,5% del totale, contro il 37,2% delle auto diesel e il 7,3% delle auto a gas o bi-fuel. La piccola quota residua (0,02%) e' in forte crescita ed e' formata per oltre il 60% da auto elettriche
Il rapporto Istat dice inoltre che lo scorso anno e' diminuitoe per il secondo anno consecutivo anche il numero dei motocicli circolanti nei capoluoghi di provincia (-0,6%), dove si contano 132,7 motocicli per mille abitanti (2,38 milioni in valore assoluto). L'espansione di questo importante segmento della domanda di mobilita' privata, in forte crescita fino al 2007, era andata gradualmente rallentando fino ad arrestarsi nel 2012. La piu' alta presenza di motocicli (oltre 200 per mille abitanti) si registra in tre capoluoghi liguri (Imperia, prima tra i capoluoghi con 260 motocicli per abitante, Savona e Genova), e anche a Rimini, Livorno, Siena, Pesaro e, tra i grandi comuni, a Trieste e Catania. All'estremo opposto - con meno di 60 motocicli per mille abitanti - si trovano Foggia, Andria e cinque capoluoghi sardi (Tempio Pausania, Sanluri, Villacidro, Carbonia e Iglesias). Continua a crescere, infine, pur restando nettamente minoritaria, la quota dei motocicli meno inquinanti (classe euro 3), che sale dal 34,6% del 2012 al 37,8% (era del 24% nel 2009). Quanto alla densita' veicolare, calcolata considerando il complesso dei mezzi di trasporto su gomma, adibiti sia al trasporto di persone sia a quello delle merci, scende - nell'insieme dei capoluoghi di provincia - da 721,7 a 715,3 veicoli per km2 di superficie comunale. Le densita' piu' elevate si misurano a Napoli (6.033,6 veicoli/km2), Torino (5.363,9) e Milano (5.205,0); le piu' basse (meno di 100 veicoli per km2) a Enna e, in Sardegna, a Tempio Pausania, Lanusei, Sanluri, Villacidro e Iglesias. Anche per la domanda di trasporto pubblico locale (pari, nel 2013, a 188,6 passeggeri per abitante) continua la tendenza negativa iniziata nel 2012 dopo un triennio di relativa stabilita'. Nell'insieme dei capoluoghi, il numero di passeggeri del trasporto pubblico locale e' diminuito del 4,3% (-7,7% nel 2012). La domanda di trasporto e' fortemente concentrata nelle grandi citta': sul totale dei 116 capoluoghi di provincia, i 18 grandi comuni rappresentano, infatti, poco meno del 60% della popolazione ma oltre l'85% dei passeggeri trasportati (dati 2013). Venezia, con 706,8 passeggeri per abitante, e' la citta' con la piu' alta domanda di trasporto pubblico, seguita da Milano (487,7), Roma (436,0) e Trieste (324,9)
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