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Pubblicato il 05/05/2015 17:05

Nomisma, con uso faramaci generici risparmi fino a 1,1 miliardi

osservatorio

 Nonostante si tratti di farmaci assolutamente equivalenti agli originatori, gli esiti di mercato dei generici non hanno ancora raggiunto il loro massimo potenziale: ad oggi rappresentano poco piu' del 13% della spesa farmaceutica di classe A. E' quanto emerge dallo studio realizzato da Nomisma per conto di Assogenerici, dal titolo "Il sistema dei farmaci generici in Italia. Scenari per una crescita sostenibile". L'analisi ha avuto l'obiettivo quello di indagare il funzionamento del sistema dei farmaci generici in Italia e di individuare elementi di base per uno sviluppo del comparto per la fase di crescita del Paese. Sviluppo che deve tenere conto dell'esigenza di crescita industriale del Paese e, contemporaneamente, di razionalizzazione della spesa farmaceutica senza impattare negativamente sulla qualita' delle cure

E' stata realizzata un'analisi a piu' livelli: partendo dallo studio dello "stato di fatto" odierno, sono state avanzate alcune ipotesi e simulazioni di scenario sul futuro prossimo andando a misurare il potenziale di sviluppo industriale che le imprese produttrici di farmaci generici potrebbero generare nei prossimi anni, individuando quali azioni potrebbero favorire questo processo di crescita. Dal punto di vista dell'impatto, uno degli effetti dei generici e' una contrazione della spesa pubblica a fronte di un aumento delle confezioni vendute, poiche' l'introduzione di un farmaco generico porta a una riduzione del prezzo per confezione pari mediamente al 60% ad un anno dall'ingresso sul mercato. Oltre al risparmio pubblico, particolare rilevanza ha quello privato: se i pazienti sostituissero tutti i farmaci utilizzati con i rispettivi generici al prezzo piu' basso sarebbe possibile ottenere oltre 1,4 miliardi di euro di risparmi privati, a parita' di confezioni vendute. Questo porterebbe ad un incremento dei consumi in altri settori dell'economia che, nell'ipotesi massima, sarebbe di circa 700 milioni di euro. Effetti ugualmente rilevanti sono esercitati sul tessuto produttivo: tra 2005 e 2013 il comparto dei generici ha attivato investimenti, valore aggiunto e occupazione in misura relativamente maggiore rispetto al settore di riferimento, mostrando come i possibili impatti positivi possano andare ben oltre un semplice effetto di razionalizzazione della spesa pubblica

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