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Pubblicato il 13/12/2014 16:04

Tasi:Consumatori, per la prima casa tassa piu' cara del 19% su Imu

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Tasi piu' dell'Imu: l'aumento del prelievo su una casa ''standard'' di 100 metri quadrati e' mediamente del 19,16%. Ma, il rischio, e' che se non sara' sostituita dalla nuova Local Tax, il prelievo possa salire ancora, visto che il tetto delle aliquote aumenta al 6 per mille. A fare i conti e' il Creef, il centro ricerche di Federconsumatori. "E' un regime caotico e iniquo'', denuncia l'associazione parlando della tassazione locale sulla casa. Per questo il vice presidente di Federconsumatori Mauro Zanini chiede che non vi siano ripensamenti sull'arrivo di una tassa unica, che superi la dualita' Imu-Tasi. ''E' necessario - spiega anche - prevedere un riordino delle detrazioni che tenga conto del reddito e delle fasce sociali deboli''. La Tasi applicata quest'anno - calcola il Creef - ''risulta infatti estremamente iniqua e regressiva rispetto alla vecchia IMU, perche' ha alzato il prelievo per le abitazioni di valore medio-basso e per le famiglie numerose e lo ha abbassato per quelle di valore piu' alto''. Inoltre, i continui mutamenti normativi e l'eccessiva eterogeneita' delle delibere dei comuni e delle stesse condizioni per applicare le detrazioni hanno reso caotico il compito del cittadino contribuente. Secondo quanto emerso dall'indagine l'imposta nel 2014 costera' ben piu' dell'IMU 2012 per quanto riguarda la prima casa, mentre si registra un leggero calo per le seconde case (-5,36%) rispetto all'IMU 2013. Nel dettaglio, prendendo in considerazione un appartamento di 100 metri quadri abitato da una famiglia di tre persone (coppia con un figlio di eta' inferiori a 18 anni) categoria catastale A2 classe 3, per quanto riguarda la prima casa, l'aumento rispetto all'IMU 2012 e' del +19,16%, pari a +44,85 Euro. Nelle 110 citta' capoluogo di provincia analizzate dall'indagine aliquota media per la Tasi sulla prima casa risulta pari al 2,51 per mille e un terzo dei Comuni ha deciso di applicare l'aliquota massima al 3,3 per mille. Altro aspetto da non sottovalutare e' quello delle detrazioni: tra i capoluoghi analizzati le prevedono in 86, mentre ce ne sono 24 che non permettono ai cittadini di usufruire di alcuna detrazione. Sul fronte delle delibere (sia per quanto riguarda le detrazioni che le aliquote) ''si e' scatenato il caos piu' totale'': c'e' chi ha adottato piu' di un'aliquota percentuale per determinare la Tasi 2014 (e' il caso di 8 citta': Alessandria, Cagliari, Chieti, Lucca, Terni, Trieste, Verbania e Vicenza), c'e' chi ha usato scaglioni decrescenti all'aumentare della rendita catastale dell'immobile, chi ha usato una detrazione fissa, chi ha applicato detrazioni in base all'Isee, chi in base all'anzianita' dei contribuenti e delle fasce sociali deboli.

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