Gli anni di crisi hanno ridotto le riserve di denaro degli italiani: oggi 1 famiglia su 4 (il 25%, in crescita rispetto al 2013) dice che non riuscirebbe a far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro con risorse proprie. Se la spesa imprevista fosse maggiore, 10.000 euro (ossia un furto d'auto, una complessa operazione dentistica, la sistemazione di un tetto o una cartella esattoriale non attesa), potrebbe farvi fronte con le sole proprie forze poco piu' di 1 famiglia su 3 (il 37%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2013). Questi dati, combinati fra loro, fanno comprendere come per alcune famiglie la situazione sia sempre piu' complessa, tanto da non riuscire a far fronte a una spesa di 1.000 euro, mentre altre - probabilmente lievemente piu' benestanti - stiano trovando il modo di riaccumulare risparmio. E' quanto emerge dall'indagine realizzata dall'Acri insieme a Ipsos in occasione della 90esima Giornata Mondiale del Risparmio.
La riduzione dello stock di risparmio negli ultimi anni, infatti, e' stata importante e ora le famiglie stanno attivamente cercando di porvi rimedio. E' lievemente scesa la percentuale di italiani che nel corso degli ultimi 3-4 anni ha visto diminuire le proprie riserve di denaro, passando dal 63% del 2013 al 61% attuale, circa 2 italiani su 3; mentre il 9% dichiara di avere incrementato lo stock di risparmio cumulato nello stesso periodo (erano il 7% nel 2013). Nel 2014, per il secondo anno consecutivo, il dato piu' importante della rilevazione e' che cresce di 4 punti percentuali la quota di italiani che negli ultimi dodici mesi sono riusciti a risparmiare: passano dal 29% del 2013 al 33% attuale. Al contempo si riducono per il secondo anno di fila, e in modo consistente, le famiglie in saldo negativo di risparmio, dal 30% al 25%. Sostanzialmente costanti, al 41%, sono le famiglie che consumano tutto quel che guadagnano, senza risparmiare ma al contempo senza intaccare i risparmi accumulati o ricorrendo a prestiti. Combinando la capacita' attuale di risparmio e le prospettive future emerge che le famiglie che si sentono in crisi di risparmio sono in lieve diminuzione: il 37% contro il 43% del 2013 e il 42% del 2012. L'indagine registra che il 46% degli italiani non vive tranquillo se non mette da parte dei risparmi, in linea con il 45% del 2013 e di pochissimo superiore al numero di coloro che risparmiano solo se cio' non comporta troppe rinunce (il 44%). Preferisce invece godersi la vita senza pensare a risparmiare l'8% degli italiani, in calo rispetto agli anni precedenti (11% nel 2010, 10% nel 2011, 9% nel 2012 e nel 2013), segno di una crisi che perdura; un residuale 2% non si esprime.
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