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Pubblicato il 21/02/2015 09:09

Unioncamere, boom imprese in rosa

osservatorio

Le donne imprenditrici hanno una "chance" in piu' rispetto ai colleghi uomini per cogliere le opportunita' di crescita dell'Expo 2015. Il 29% delle 1.302.054 imprese femminili si concentra, infatti, sulle filiere agroalimentari e turistiche che piu' di altre potranno trarre vantaggio dall'Esposizione universale, contro il 22% dell'intero tessuto imprenditoriale. Piu' in dettaglio sono 143.256 le imprese a guida femminile che operano nel turismo, 3 su 5 sono bar o ristoranti. Mentre delle 234.684 aziende rosa dell'agroalimentare, oltre 9 su 10 riguardano il comparto agricolo. E' quanto emerge dai dati al 2014 dell'Osservatorio dell'Imprenditoria femminile di Unioncamere. Numeri alla mano alla fine dello scorso anno le imprese rosa costituiscono il 21,5% dell'universo imprenditoriale italiano, ma e' una realta' che sta mostrando di sapersi fare strada rapidamente. All'anagrafe delle imprese, infatti, piu' dell'66% delle aziende femminili ha meno di 15 anni e ha conquistato, via via, un peso maggiore sul tessuto produttivo. Le imprese nate dal 2010 in poi, infatti, incidono per oltre il 26% sul totale delle imprese registrate nello stesso periodo, quasi 5 punti percentuali in piu' rispetto alla media generale. L'imprenditoria al femminile, poi, si presenta piu' cosmopolita. Quasi una donna alla guida d'impresa su 10 parla straniero in Italia (contro l'8,68 del totale imprese). Sono 121.397 le aziende straniere in Italia, numericamente piu' presenti in Lombardia (20.182), nel Lazio (14.607) e in Toscana (12.857).

"I dati mostrano che le donne stanno guadagnando nel tempo spazi maggiori nel nostro tessuto produttivo perche' sono dinamiche e attente al mercato. Hanno capito che, soprattutto settori come il turismo, l'accoglienza, la cultura, i servizi alla persona per il nostro Paese sono giacimenti di ricchezza ancora da scavare e da mettere a frutto", ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. "Il sistema camerale - anche attraverso la rete dei comitati per la promozione dell'imprenditoria femminile - in questi mesi di avvicinamento all'Expo 2015, continuera' a supportare le imprese a cogliere le molteplici opportunita' che questo evento portera'. E lo sta facendo anche attraverso la nuova piattaforma web Italian Quality Experience, per far conoscere al mondo il variegato universo dell'agroalimentare italiano mettendo in mostra le quasi 700mila imprese della filiera allargata e il loro sapiente intreccio tra territorio, talento e tradizione. Ma non solo, perche' con questo strumento presentato insieme al Governo all'Expo delle idee - l'evento che ha messo intorno a 42 tavoli i massimi esperti per discutere sui temi cruciali dell'esposizione - il Sistema camerale vuole promuovere il Paese all'estero anche grazie alla rete di Ristoranti italiani nel mondo che permettera' di raggiungere oltre 60 milioni di persone". L'imprenditoria femminile conta 1.302.054 imprese. Pesa il 21,5% sull'intero tessuto imprenditoriale, ma e' una realta' giovane che sta crescendo di peso velocemente. Tre imprese rosa su cinque hanno meno di quindici anni e quasi una su tre meno di cinque. Le aziende guidate da donne iscritte al Registro delle imprese dal 2000 al 2009 sono 459.469 e incidono per il 21,4% sul totale delle imprese mentre le 406.494 nate negli ultimi 4 anni vedono aumentare al 26,1% il loro peso sul complesso delle aziende loro coetanee. Il tasso di femminilizzazione, ovvero l'incidenza delle imprenditrici nel tessuto produttivo, raggiunge punte assai piu' elevate rispetto alla media in alcuni settori specifici come quelli dei servizi alla persona (49,8%), della sanita' e dell'assistenza sociale (38,30%), dell'istruzione (29,5%) e, ancora, nelle filiere agroalimentari e turistiche (28,3%). E trova la sua massima espressione in Molise (28,3%), Basilicata (26,5%) e Abruzzo (25,7%). Mentre, in termini assoluti, le donne al comando di un'azienda sono piu' numerose in Lombardia 172.817 (13,2% delle imprese femminili), nel Lazio 136.731 (10,5%) e in Campania 130.099 (9,9%). In termini assoluti con 94.834 imprese femminili e' Roma ad aggiudicarsi la "maglia rosa", seguita a distanza da Milano 59.617 e Napoli 56.297. Ma per tasso di femminilizzazione e' Benevento a conquistare la posizione piu' alta del podio (il 30,49% delle imprese sono capitanate da donne), tampinata da Avellino (30,15%) e, con piu' distacco, da Chieti (28,56%).

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