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Pubblicato il 08/04/2013 19:07

Pd in piazza contro i tagli al sociale

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Chiesto un incontro all'assessore Gatti. Sclocco: situazione drammatica. La video intervista

Duecento persone, su iniziativa del gruppo consiliare regionale del Pd, hanno manifestato in piazza Unione, a Pescara, sotto la sede del Consiglio regionale, per esprimere preoccupazione sulla politica che la giunta sta portando avanti nel settore delle politiche sociali e per la riduzione dei fondi destinati a questa voce. "La situazione e' drammatica - ha detto Marinella Sclocco, consigliere regionale Pd - e l'appuntamento di oggi nasce dalla situazione in cui si sono trovati i sindaci, specie quelli dei comuni piu' piccoli, a seguito dei tagli della Regione e del Governo. La Regione - ha proseguito - non ha pagato i Comuni per i servizi gia' svolti e rendicontati per il 2011 e 2012 e per il 2013 ha annunciato tagli del 97 per cento". Sclocco si e' augurata una inversione di tendenza, almeno per il 2013. Ha anche sottolineato ulteriori problemi nel settore.

"La Regione - ha detto - non ha ancora attivato l'integrazione socio sanitaria e le Ipab non sono state trasformate in Asp. Ha promosso una riforma delle Comunita' montane, abolendole, senza dare una alternativa nella gestione dei servizi sociali". Nel corso della manifestazione e' stato chiesto un incontro con l'assessore regionale Paolo Gatti che ha ricevuto una piccola delegazione.

Presente anche il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, il quale ha ricordato che 'quando dicemmo si' alla riduzione di Irap e Irpef ponemmo una condizione ben precisa: che si procedesse alla riduzione al netto delle esigenze che riguardano il sociale - sottolinea il consigliere -. Chiodi' garanti' i fondi perche' prevalse la logica della campagna elettorale, mentre oggi i disabili, le famiglie e gli anziani sono letteralmente abbandonati'

Dopo l'incontro con Gatti, Sclocco fa notare che solo pochi sindaci "hanno avuto l'onore di ascoltare con le proprie orecchie le affermazioni dell'assessore alle Politiche sociali che, tra l'altro, ha semplicemente rimbalzato la palla a Roma. 'I tagli sono imposti dal Governo, non e' colpa nostra. Punto'", avrebbe detto Gatti stando al resoconto della Sclocco.
 Da Gatti, prosegue, non e' arrivata "alcuna proposta concreta. Nessuna rassicurazione ai sindaci che non dispongono dei fondi necessari per i servizi sociali. Eppure i sindaci sono responsabili anche penalmente delle mancate retribuzioni ai lavoratori impegnati a garantire i servizi sociali". Sclocco annuncia che sta lavorando su una "proposta concreta finalizzata al reperimento dei fondi mancanti, che sono pari a circa 12 - 15 milioni di euro" (rettificando, quindi, il dato fornito stamani di un taglio del 97 per cento).

 

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