Le primarie della coalizione di centrosinistra, che si terranno in Abruzzo il 9 marzo, saranno finalizzate non solo ad individuare il candidato alla presidenza della Regione ma saranno anche primarie di idee. Ai cittadini che parteciperanno saranno consegnate due schede: una per il candidato presidente e l'altra (che potrebbe contenere 5 domande a risposta immediata) sara' finalizzata a esprimere "temi, slogan, impegni programmatici", come ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci, affiancato dai rappresentanti delle altre forze della alleanza "Insieme, il nuovo Abruzzo". Potranno votare tutti i cittadini abruzzesi che hanno almeno 16 anni. Previsto il secondo turno nel caso in cui nessuno dei candidati superi il 40%. Laddove si decidera' per le primarie comunali, le votazioni verranno accorpate. Le forze politiche che fanno parte della coalizione si sono impegnate ad adottare i contenuti della Carta di Pisa per la trasparenza e il rigore morale dell'amministrazione ed hanno inoltre adottato un codice etico che impegna sui criteri di incandidabilita' piu' stringenti delle norme contenute nella Legge Severino. In tal senso, la coalizione nominera' nei prossimi giorni un Collegio dei garanti. Le forze politiche hanno anche elaborato una carta di intenti, alla base del programma che verra' sviluppato nelle prossime settimane
Potranno votare tutti gli abruzzesi (a pagamento) che abbiano compiuto i 16 anni di eta' alla data del 9 marzo, muniti di documento di riconoscimento e tessera elettorale. Al voto potranno andare anche gli stranieri comunitari e non comunitari in regola. Sara' proclamato vincitore il candidato che otterra' la maggioranza relativa e almeno il 40 per cento dei voti. Nel caso in cui nessuno dovesse raggiungere questa soglia si procedera' al ballottaggio tra i primi due arrivati, il 16 marzo. Presentato poi il codice etico della coalizione che impedisce la candidatura di persone rinviate a giudizio, condannate o arrestate per determinati reati.
''La coalizione e' larga - ha spiegato Paolucci - perche' la sfida che abbiamo di fronte ha le spalle larghe e ha come comune denominatore la valutazione e il giudizio rispetto a questi 5 anni e mezzo di governo. Chiodi e' stato il presidente con piu' potere e che ha avuto piu' tempo nella storia delle Regioni, ma nonostante questo i risultati sono stati i piu' piccoli, i peggiori, quelli minimi mai raggiunti''. Il segretario si e' soffermato poi su alcune delle priorita' dell'Abruzzo: lavoro per i giovani, ricostruzione dell'Aquila e del cratere, integrazione nella Macroregione Adriatica e le infrastrutture per far uscire l'Abruzzo dall'isolamento, integrazione socio-sanitaria e nuovo piano sanitario, riqualificazione dei fiumi e protezione dei beni comuni ambientali, culturali, architettonici e paesaggistici. Riferendosi in particolare a Scelta Civica e a Centro Democratico, Paolucci ha lanciato un appello ''a tutte quelle forze che condividono con noi il giudizio su questi cinque anni e mezzo. Vogliamo far ripartire l'Abruzzo, immaginando una nuova stagione riformatrice e di programmazione, utilizzando al meglio e con la partecipazione dei cittadini - ha concluso - le funzioni e i poteri della Regione''
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