Picchi mensili di straordinario che oscillano da un minimo di 1.100 ore ad un massimo di 5.000 ore in ciascun distretto dell'Arpa, l'azienda regionale di trasporto pubblico abruzzese. E' quanto denunciano le segreterie regionali di Fit Cisl, Uil trasporti e Faisa Cisal che annunciano di aver aperto "una procedura di raffreddamento e conciliazione nei confronti dell'Arpa spa per evidenziare la situazione di grave disagio del personale viaggiante relativamente alle prestazioni di lavoro straordinario cui lo stesso e' sottoposto per l'espletamento dei servizi". Con lavoratori chiamati troppo spesso a svolgere due turni di lavoro nella medesima giornata, a saltare i riposi e a non poter nemmeno usufruire delle ferie spettanti. Nei primi otto mesi di quest'anno si sono registrate 26 mila ore di straordinario nel distretto di Pescara, 13 mila nel distretto dell'Aquila, 11 mila in quello di Sulmona, 14 mila nel distretto di Avezzano, 19 mila nel distretto di Teramo, 15 mila nel distretto di Giulianova e 16.500 ore di straordinario nel distretto di Chieti. "Si e' di fronte a numeri di ore di lavoro straordinario che superano ogni limite giustificabile. Si aggiungano a cio' - concludono le organizzazioni sindacali che annunciano iniziative di lotta - le non indifferenti spese aggiuntive per la copertura di sedi vacanti part-time con personale full-time in trasferta, con una spesa complessiva che per colpa delle scelte di Arpa si triplica".
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