Una manovra attuata per continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza e rispettare i vincoli imposti dal Decreto del Commissario sui costi del lavoro flessibile. Queste le ragioni che hanno indotto la Direzione aziendale della Asl Lanciano Vasto Chieti a bloccare l'attivita' chirurgica all'ospedale di Atessa. La questione nasce da gravi carenze di organico che vengono a crearsi per l'impossibilita' di rinnovare il contratto, scaduto il 31 marzo, di 41 lavoratori acquisiti con la formula del lavoro interinale. Per l'Azienda questa e' una voce di spesa da riallineare al limite fissato dal decreto n.5 dell'11 febbraio scorso emanato dal Commissario ad acta per la Sanita' della Regione Abruzzo. Il provvedimento impone di dimezzare la spesa sostenuta per il personale flessibile riferita al 2009, in applicazione dell'articolo 9 del decreto 78 del 2010, e che obbliga la Asl a manovre e scelte drastiche, visto che lo scorso anno il ricorso ai contratti a tempo determinato era stato necessario per fare fronte a situazioni urgenti. Si tratta, quindi, di ridistribuire il personale in organico per rimpiazzare i posti lasciati scoperti dai lavoratori con contratto scaduto, e di accentrare alcune attivita', come quelle chirurgiche, a Lanciano, con la finalita' di assicurare continuita' ai livelli essenziali di assistenza e, nello stesso tempo, maggiore sicurezza agli utenti. Altri provvedimenti di rimodulazione di servizi saranno adottati, nei prossimi mesi, per fare fronte a nuove situazioni critiche che si verificheranno alla scadenza di altri contratti flessibili che non potranno essere rinnovati.
Sempre oggi la direzione Asl ha annunciato ''che e' l'ora delle scelte difficili e che 41 lavoratori interinali di Atessa vanno a casa. Una manovra, spiega la Asl, necessaria per continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza e rispettare i vincoli imposti dal Decreto del Commissario sui costi del lavoro flessibile. Queste le ragioni che hanno indotto la Direzione aziendale a bloccare l'attivita' chirurgica all'ospedale di Atessa. Si tratta, quindi, di redistribuire il personale in organico per rimpiazzare i posti lasciati scoperti dai lavoratori con contratto scaduto, e di accentrare alcune attivita', come quelle chirurgiche, a Lanciano, con la finalita' di assicurare continuita' ai livelli essenziali di assistenza e nello stesso tempo maggiore sicurezza agli utenti.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: