"La rabbia non governa un Paese". Con queste parole si è presentato Alberto Carlini, capolista al Senato per la lista "Fare per fermare il declino" in Abruzzo. "Non basta mandare a casa la classe dirigente che ha rovinato questo paese per arrestare il declino che stiamo vivendo. La protesta deve essere costruttiva, altrimenti c'è il rischio serio che il nostro paese finisca in una spirale dalla quale non riuscirà a venirne fuori", ha aggiunto Carlini.
"Noi di "Fare per Fermare il Declino" abbiamo il coraggio di correre da soli, perché riteniamo le nostre idee, il nostro programma, inderogabile. Il nostro è l'unico programma che, dati alla mano, si impegna su azioni precise e determinate. Le parole vuote, i programmi enciclopedici li abbiamo già conosciuti in passato. Noi abbiamo le idee chiare che sono racchiuse nel nostro programma di 10 punti. L'impegno che ho più a cuore è sicuramente quello relativo alla riduzione della spesa pubblica. Non possiamo permetterci più i "carrozzoni" che tutti conosciamo, dove l'inefficienza, la bassissima produttività, le logiche clientelari hanno il sopravvento", ha detto ancora Carlini.
Il progetto politico di"Fare per Fermare il Declino" si prepara per le prossime regionali e le future amministrative.
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