La Regione Abruzzo ha disposto l'attivazione delle procedure per la redazione del P.R.A.E (Piano regionale delle attività estrattive) e per l'elaborazione del progetto di una nuova Legge organica che disciplini la futura "regolamentazione, programmazione e gestione" delle attività in materia di ricerca e di coltivazione delle sostanze minerali e l'esercizio della relativa attività. Lo ha comunicato, nel corso di una conferenza stampa, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione.
"L'aspetto di maggior rilievo - ha commentato l'assessore - è che per la prima volta una Giunta regionale intende portare a termine un riordino normativo, legislativo e territoriale della materia estrattiva attraverso la predisposizione di un disciplinare entro la fine di quest'anno. Trattandosi di un programma di attuazione di una così complessa riforma, di durata pluriennale, decisiva in ogni caso per l'importante fase regolamentare che ne deriverà, si rende necessario il coinvolgimento, durante questo percorso, - ha proseguito - anche delle associazioni ambientaliste e di quelle datoriali e sindacali al fine di delineare norme generali e specificazioni tecniche e procedurali regolanti la disciplina dell'attività di cava fino all'adozione del Piano Regionale Attività Estrattive". Per predisporre il disciplinare provvisorio e fornire il P.R.A.E. di apposite linee guida, si è dato avvio, con il coinvolgimento del Servizio competente e di Abruzzo Sviluppo S.p.a., alla realizzazione di un programma di attività di studi e indagini, in modo da poter disporre delle necessarie conoscenze e indicazioni propedeutiche alla redazione di tali strumenti
"Si tratta di un settore estremamente delicato - ha rimarcato Castiglione - poiché interagisce sia con tematiche di natura ambientale che con gli interessi degli imprenditori del settore cave e con quelli del settore edilizio, penalizzati dal blocco delle attività estrattive. La Regione si assume, pertanto, la responsabilità di dotarsi di uno strumento importante come il PRAE per fare in modo che le linee guida che ne deriveranno - ha sottolineato l'assessore - contemperino al meglio le varie esigenze, non ultima quella della salvaguardare il territorio". Al fine di individuare le aree suscettibili di attività estrattiva, elaborare lo studio per la stima dei fabbisogni e quello per la formulazione di criteri idonei per la localizzazione di iniziative imprenditoriali compatibili oltre all'elaborazione di griglie di valutazione, è stato costituito, a cura di Abruzzo Sviluppo S.P.A., un gruppo di lavoro composto da esperti nel campo minerario. Si tratta dell'avvocato Marco Sertorio, professore incaricato di diritto privato presso L'Università di Torino, Presidente Nazionale di Assomineraria, dell'ing. Nando Ferranti, ingegnere minerario, dell'ing. Antonello Fanti, ingegnere minerario e del dott. Simone Donati, geologo, professore a contratto presso l'Università di Genova. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente di Abruzzo Sviluppo e direttore regionale del settore Sviluppo economico, Mario Pastore, e lo stesso avvocato Marco Sertorio.
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