Botta e risposta sui centri di ricerca tra il consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico e l'assessore regionale Mauro Febbo. Il comunicato di Caramanico contestava le affermazioni dell'assessore contenute in un precedente comunicato, sottolineando come "Nessuna delibera e' stata approvata nella Giunta di lunedi' 22 aprile. E' stato solo deciso di mantenere la delibera che stanzia al Cotir 439.367,63 euro, cioe' circa un terzo di quanto necessario per pagare gli arretrati. Febbo dice poi che i Centri di ricerca devono camminare con le proprie gambe, poiche' non e' piu' tempo dei finanziamenti a pioggia. Sono affermazioni pesanti da parte di un assessore, visto che finora non c'e' stato nessun finanziamento a pioggia, ma solo risorse destinate a una 'struttura regionale' per portare avanti programmi e progetti, come stabilito dalle leggi vigenti".
Immediata la replica di Mauro Febbo, che ha risposto che "Caramanico sa benissimo che lunedi' e' stata approvata una delibazione per lo sblocco dei fondi per i Centri di ricerca regionali e quindi anche per il Cotir. Quindi l'atto c'e' ed e' documentato".
"Chi ha fatto parte del Governo regionale - conclude Febbo - dovrebbe sapere di cosa stiamo parlando e dovrebbe informarsi anche su quelle che sono le strategie di questo assessorato per quanto riguarda i Centri di ricerca. Si tratta di linee programmatiche che lavoratori e Organizzazioni sindacali conoscono bene e che riguardano anche i finanziamenti di cui il mondo della ricerca regionale potra' beneficiare grazie alla Misura 1.2.4 del Programma di Sviluppo Rurale. Stiamo lavorando affinche' Cotir, Crab e Crivea possano avere un respiro non piu' solo esclusivamente pubblico. Un atteggiamento costruttivo e concreto ben differente da quello di chi per non prendere posizione e tenersi le mani libere di criticare l'azione di questo Governo regionale, preferisce abbandonare l'aula nel primo pomeriggio e non votare i provvedimenti in Consiglio regionale. Volevo informare Caramanico che per lavorare su queste misure abbiamo lasciato l'Emiciclo passate le 2 di notte".
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