Una somma di circa 48 milioni di euro bloccati per la realizzazione della cosiddetta "Variante dell'Aquila" potrebbe essere presto restituita forzosamente al ministero delle Infrastrutture, cancellando il progetto, a causa dell'indecisione sul percorso del Comune capoluogo. A denunciarlo oggi, a margine della conferenza stampa sui lavori della ss 260 Picente, la cosiddetta "L'Aquila - Amatrice", sono stati il presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Attraverso il nuovo viadotto in via di realizzazione a cavallo della vecchia ss 17, su cui ci sono state polemiche per un lungo stop ai lavori e una gettata sbagliata per tirare su un pilastro, il progetto colleghera' la statale 17 Ter, nota come "Superstrada", fino al ricongiungimento con la 17 all'altezza della frazione aquilana di San Gregorio. Ma a oggi quel collegamento ancora non c'e' e il nuovo ponte sfocera' nel nulla, una volta portato a termine. "Una bretella che finisce nel vuoto e' da Gabibbo! - e' sbottato Del Corvo - Si rischia di perdere quei soldi, a Roma in questa penuria di risorse non si sopporta che quasi 50 milioni siano fermi. La competenza su dove deve passare una strada e' di competenza del Consiglio comunale, non c'e' potere sostitutivo, percio' si diano da fare". Chiodi ha rincarato, "sappiamo che cosa accadra' quando i soldi torneranno al ministero, si gridera' allo scippo, quando invece l'amministrazione comunale dovrebbe darsi da fare ora per evitarlo". Molto dibattuto anche il futuro della ss 17 per quanto riguarda il tratto successivo, dopo il riallaccio a San Gregorio e fino a San Pio delle Camere. C'e' un'altra variante in fase di progettazione, contestatissima da alcuni sindaci dei Comuni confinanti al capoluogo, secondo i quali se realizzata in base al progetto originario dell'Anas, quella seconda variante "spianera'" i paesi, rovinando il traffico locale e il paesaggio, per cui e' stato richiesto un cambio di percorso. "Stiamo riaffrontando il progetto, tenendo conto che dobbiamo raccordarci con la statale e il nuovo progetto dovra' essere tecnicamente fattibile e soprattutto non esorbitante come costi", i paletti del capo compartimento Anas Abruzzo Lelio Russo.
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