Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi attacca sulla fine del mandato di Commissario delegato alla ricostruzione, "Le contraddizioni contenute nelle numerose dichiarazioni di esponenti del centrosinistra sulla fine del commissariamento cominciano ad essere imbarazzanti"dice Chiodi.
"Il Sindaco Cialente e l'onorevole Gianni Lolli, nei giorni scorsi hanno minacciato, rispettivamente, dimissioni e veti in Parlamento se la figura del commissario non fosse stata superata entro il 30 giugno venturo. A mezzo stampa, lo stesso Lolli, compiendo una sorta di triplo salto mortale, si dice convinto che il commissariamento deve durare almeno fino al 31 dicembre prossimo, giustificando questa necessità con motivazioni di ordine tecnico".
"E pensare che qualche esponente del centrosinistra, nei giorni scorsi, aveva persino scomodato Kafka per imputare al sottoscritto una presunta mancanza di coerenza in merito alla idea sul ritorno alle competenze ordinarie!" dice il Governatore che poi ribadisce di aver chiesto di passare alla fase della ricostruzione restituendo a tutti gli enti e istituzioni locali le loro competenze ordinarie.
"La fase della prima emergenza, con Bertolaso commissario e quella dell'avvio della ricostruzione, con il sottoscritto commissario, possono ritenersi concluse e hanno ottenuto risultati riconosciuti sia dal passato governo Berlusconi che dall'attuale governo Monti. Senza quei risultati, in qualsiasi modo li si voglia più o meno strumentalmente interpretare, oggi non potremmo neanche pensare alla fase della ricostruzione con enti e istituzioni locali in prima linea che riacquistano le loro originarie competenze. Ci sono tutte le condizioni affinché tale passaggio avvenga prima dell'estate con la necessaria dichiarazione da parte del Presidente del Consiglio della cessazione dell'emergenza, con conseguente venir meno della figura del commissario"conclude Chiodi.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: