C'e' "piena disponibilità" da parte del Comune di Pescara a ricorrere al referendum, contemplato dallo statuto, per decidere del futuro di corso Vittorio Emanuele, riqualificato di recente e per il quale si annuncia la riapertura al traffico, ma prima della indizione occorre tenere conto di una serie di elementi. Oggi se n'e' parlato nel corso di un incontro tra il sindaco Marco Alessandrini, il coordinatore e il vice coordinatore del Circolo Cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini Forlini e Salvatore Di Pino, che hanno sollecitato la riunione proprio per parlare della proposizione del referendum dopo la presentazione al Comune di circa 3700 firme di cittadini contrari alla riapertura al traffico. "E' un dovere preciso di chi amministra - ha osservato il sindaco - cercare la sintesi di tutte le istanze rappresentate. Noi abbiamo chiesto a un esperto una rivisitazione del Piano Urbano del Traffico non limitato alla sola mobilita' cittadina, ma a quella di area vasta, a cui dobbiamo guardare per comprendere come meglio agire dentro la citta' e renderla vivibile per tutti. In questa ottica, prima di chiamare la comunita' intera ad esprimersi sul futuro di corso Vittorio, che rappresenta una minima parte della mobilita' cittadina, facciamo in modo che le risorse impiegate per il referendum siano totalmente produttive e l'istituto esprima il suo potenziale democratico al massimo, proponendo un quesito che sia piu' ampio e rappresentativo della visione della citta' sulla mobilita' e che non venga superato da situazioni in itinere che influiscono anche sulla mobilita', come la riqualificazione delle aree di risulta e la costruzione del Ponte nuovo. Al referendum sono favorevole - ha concluso il sindaco - ma prima di investire risorse pubbliche dobbiamo farlo in modo produttivo per tutta la citta'".
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