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Pubblicato il 14/08/2012 15:03

Crisi idrica nel frentano, pioggia di critiche sulla Sasi

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Richiesto un incontro con la dirigenza dell'Ente

Si moltiplicano le iniziative per chiedere chiarezza sull'emergenza idrica nel frentano. Prima il consigliere regionale Emilio Nasuti ha chiesto un incontro alla Sasi, poi sono sopraggiunte le critiche del senatore Pdl Fabrizio Di Stefano alla gestione dell'Ente e infine c'è stata la richiesta del presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, di convocare un summit con Aca e Sasi e con il Commissario dell'Ato Pierluigi Caputi, con i Presidenti delle Province di Chieti e Pescara ed i Sindaci, per una verifica della situazione relativa agli investimenti sul capitolo dell'adduzione e della distribuzione dell'acqua potabile, senza dimenticare ovviamente l'assessore regionale Angelo Di Paolo. 

Le critiche del senatore Pdl Fabrizio Di Stefano

"Credo che la politica, ed in particolare quella parte che rappresenta oggi la gestione della Sasi (PD e UDC) debba farsi carico dell'incapacita' gestionale della Societa'". E' quanto commenta in una nota il Senatore PdL Fabrizio Di Stefano in relazione alla crisi idrica delle ultime ore che ha portato numerosi disagi ai comuni della zona del frentano. "Solo qualche settimana fa - prosegue Di Stefano- e' stato inaugurato in pompa magna un nuovo tratto di conduttura che avrebbe dovuto, a loro dire, consentire un miglior approvvigionamento. In questi giorni stiamo assistendo invece ad un fallimento gestionale. I problemi tecnici ed i guasti alle condutture possono accadere, cio' che invece e' inaccettabile - sostiene Di Stefano - e' il non aver saputo allertare adeguatamente la cittadinanza per alleviarne i disagi ed il non saper risolvere celermente i problemi che causano continue interruzioni sulla rete idrica. Tutto questo e' dovuto ad un'incapacita' gestionale inconcepibile. Bene hanno fatto i sindaci del PdL a non approvare i bilanci della Societa': oggi questo fallimento dimostra che avevano ragione", conclude Di Stefano del consigliere regionale Emilio Nasuti

 Il Consigliere regionale Emilio Nasuti ha inviato questa mattina una richiesta di incontro urgente al Presidente della Sasi Domenico Scutti, per fare il punto sui disservizi seguiti all'interruzione dell'erogazione dell'acqua potabile in numerosi centri della provincia di Chieti, da sabato scorso a ieri. Interruzione legata ad alcuni lavori da eseguire sull'adduttrice dell'acquedotto del Verde.

"All'incontro - spiega Nasuti - chiedero' che intervenga anche il Commissario dell'Ato Pierluigi Caputi, perche' siamo arrivati a situazioni non piu' sostenibili. Voglio sapere come vengono programmati gli investimenti sulle reti e in base a quali priorita'. In un momento di disponibilita' finanziarie ridotte come quello che stiamo vivendo, non e' possibile privilegiare i lavori sulle reti interne dei Comuni e mettere in secondo piano gli interventi sull'adduttrice tra Fara San Martino e Castel Frentano, dove c'e' un ripartitore che serve ben 40 centri della zona. Sono anni che denuncio che la condotta principale e' un colabrodo, ma chi doveva gestire queste infrastrutture ha sempre preferito dedicarsi alle reti comunali. Ora basta". In caso di mancato riscontro alla richiesta di oggi, il Consigliere Nasuti chiedera' la convocazione ufficiale di Scutti alle prime sedute utili della Seconda Commissione (Enti Locali, Governo del Territorio) e della Commissione di Vigilanza.

"Chiedero' anche - continua - le visure delle erogazioni dei litri al secondo in ciascun Comune servito dalla Sasi, per avere un quadro completo della situazione"

Di Giuseppantonio: verifichiamo gli investimenti fatti

"In un momento in cui mezza regione soffre per la carenza idrica, in cui i turisti vanno via perche' non sopportano il disagio che deriva dall'erogazione a singhiozzo dell'acqua, e' oltremodo necessario - dice il Presidente Di Giuseppantonio - procedere ad una verifica dei Piani d'Ambito che controlli le spese correnti di gestione, che dovranno essere ridotte a beneficio degli investimenti per interventi strutturali. Bisogna inoltre verificare la reale destinazione agli investimenti delle quote che i cittadini finanziano attraverso il pagamento delle tariffe dell'acqua. Ma bisogna anche accertare, con un monitoraggio completo e attento, la situazione delle perdite delle reti interne, visto che non possiamo continuare a pagare anche il prezzo degli sprechi mentre i cittadini hanno i rubinetti a secco". 

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