'La formazione nell'ambito delle nuove professioni era un po' mancata fino ad oggi. Venti anni fa un grande cuoco era uno che sapeva cucinare bene, oggi un grande chef e' una star'. Lo ha detto l'assessore regionale alle Politiche Attive del lavoro Paolo Gatti presentando, nell'ambito delle iniziative del Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi d'Italia che si sta svolgendo all'Aquila, il progetto R.E.S.T. finalizzato alla formazione di 120 cuochi di eccellenza.
'Oggi si riconosce qualcosa che ieri non si riconosceva, c'e' stato un cambiamento di approccio culturale - ha continuato Gatti -. Noi siamo partiti da una constatazione semplice: formare dei cuochi di alta qualita' poteva esserci utile sotto molti aspetti. Intanto per rafforzare una rete territoriale enogastronomica di qualita'. Ormai il turismo e' un'esperienza complessiva di cui l'aspetto enogastronomico e' parte fondamentale'.
L'assessore ha sottolineato che 'abbiamo pensato che avere 120 persone di qualita' che abbiano studiato ma che sappiano fare'. 'Tanti saranno i ragazzi che formeremo, puo' essere una grande operazione di marketing territoriale. Molti resteranno in Abruzzo, ma altri potranno andare fuori e divenire ambasciatori dell'Abruzzo, della nostra terra, cultura, storia, della nostra qualita' - ha detto ancora Gatti il quale ha concluso precisando che il progetto sta destando l'interesse di altre regioni italiane'.
Per lo chef abruzzese pluridecorato, Niko Romito, a sua volta animatore di una scuola di formazione 'la passione non basta, bisogna avere una visione, l'enogastronomia e' un'azienda con costi, personale e produttori da accontentare a fine mese'.
L'incontro e' stato presentato dal giornalista enogastronomico Carlo Cambi che ha ricordato il suo primo incontro con Romito e ha illustrato alla'Agora' del Salone l'importanza di una formazione di qualita' per chi aspira a farsene portatore attraverso la cucina.
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