Salvaguardare gli attuali livelli occupazionali delle filiali periferiche della Banca d'Italia, con particolare riferimento alla zona di Pescara. E' quanto chiede in un'interrogazione al Ministro dell'Economia, l'on. Vittoria D'Incecco (Pd), in un'interrogazione. La Banca d'Italia ha avviato un progetto di riorganizzazione della rete periferica dell'Istituto con la chiusura, nel biennio 2014-2015, di 23 delle 25 filiali specializzate nei servizi all'utenza e con la cancellazione delle 6 unità specializzate in attività di vigilanza. "Tra le chiusure prospettate rientra anche la filiale di Pescara, specializzata nei servizi all'utenza - spiega la depuatata Pd - la sede pescarese offre al pubblico servizi di tesoreria dello Stato per le province di Chieti e Pescara, il pagamento e l'emissione dei vaglia cambiari, il cambio delle banconote e delle monete, l'esame delle banconote sospettai falsità, le informazioni sui dati della centrale di allarme interbanca ria, l'accesso ai dati della centrale dei rischi, gli esposti in materia di servizi bancari e finanziari, il ricorso all'arbitro bancario finanziario, la consultazione di documenti storici.La chiusura della filiale del capoluogo adriatico determinerà non solo un sostanziale impoverimento del territorio in termini di servizi, con una pesante ricaduta anche sull'indotto, ma anche il ricorso a prestazioni fornite a pagamento da operatori privati con il conseguente aumento dei costi per le imprese".
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