Parte dall'Abruzzo il percorso delle regioni d'Europa per capire la crisi e trovare strade alternative di sviluppo. A Pescara l'Assemblea delle regioni europee (Are) chiama a raccolta i propri membri "per offrire all'Europa la prospettiva di uno sviluppo sostenibile, armonioso e equilibrato del suo territorio". A presiedere i lavori il presidente dell'Are, Michelle Sabban, e il suo vice Gianni Chiodi. Ed e' proprio il presidente della Regione Abruzzo a dare il benvenuto agli oltre 100 delegati in rappresentanza delle regioni dell'Are, chiamati a lavorare per due giorni su aree tematiche che vogliono essere proposte di sviluppo.
"Quella attuale - dice Chiodi - non e' solo una crisi del mondo finanziario, ma e' una crisi essenzialmente strutturale che aggredisce direttamente le strutture produttive, minando il tessuto economico di realta' e Paesi molto evoluti". Il presidente dell'Are, Michelle Sabban, non ha mancato di sottolineare "la grande posizione che ha l'Abruzzo sull'Adriatico come porta che guarda all'Est" e soprattutto "il valore della sua storia e della sua cultura", facendo espresso riferimento alla necessita' "di una metamorfosi come quella cantata da Ovidio".
"La decisione di organizzare un vertice sulla crisi - dice Sabban - deve essere letta quale luogo di incontro per tutte le parti attivamente impegnate all'interno di una dinamica di scambio di competenze e soluzioni". La due giorni pescarese dell'Are prevede il confronto e la discussione su quattro panel tematici: la formazione quale forza motrice dello sviluppo regionale; il valore e l'importanza delle piccole e medie imprese; l'eco-innovazione come fonte di occupazione per i territorio e, infine, la cultura e il cambiamento demografico. Le conclusioni, i contributi e le prospettive che emergeranno al termine dei lavori dei panel tematici saranno oggetto della sessione plenaria di domani che chiudera' la due giorni abruzzese dell'Are. I membri dell'organismo torneranno a parlare di crisi il prossimo febbraio a Varsavia e successivamente, in aprile, a Parigi
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