''Abbiamo fatto una fusione che tutti auspicavano, avremmo dovuto farla gia' lo scorso mese. La posizione di Rete Imprese Italia, tra l'altro inviata alla stampa lo stesso giorno della giunta camerale, non lascia dubbi sulla valenza strumentale di questa posizione. Non si capisce poi come mai le stesse associazioni approvano la fusione quando sono sedute nella giunta della Camera di commercio di Pescara mentre vi si oppongono a Chieti''. Lo dice il presidente della Camera di commercio di Chieti Silvio Di Lorenzo rispondendo alle critiche e alle polemiche che hanno accompagnato la decisione, presa due giorni fa dalla Giunta Camerale di Chieti, di procedere verso la fusione con la Camera di Commercio di Pescara. ''Circa l'affermazione con cui si accusa di voler spostare in avanti la durata dell'attuale governance e' ridicola e priva di ogni fondamento - aggiunge Di Lorenzo - E' sotto gli occhi di tutti l'infondatezza dell'accusa, che percio' respingo al mittente, di usare in modo personalistico la direzione dell'Ente camerale. La decisione di accorpare le camere di commercio di Chieti e diPescara e' stata presa dalle 4 camere di commercio abruzzesi in una riunione ufficiale nel mese di luglio 2014 con il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso a cui la stampa ha dato ampio risalto. Nel consiglio camerale del 30 luglio - dice ancora Di Lorenzo - ho fatto un dettagliato report su tale processo condiviso di riorganizzazione ed il verbale e' stato approvato da tutti i consiglieri. Mi auguro che l'incontro con tutte le componenti del consiglio camerale possa chiarire la situazione creatasi in questi giorni. Occorre ora proseguire nel processo di accorpamento da realizzare entro il 31 dicembre 2014, avendo come primo pensiero il bene delle imprese che potranno avere un ente piu' forte e allo stesso tempo piu' vicino alle loro esigenze, la casa delle imprese che loro si aspettano''.
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